Dentro l'opera 


LA MOSTRA
COME OPERA D’ARTE

di Cristina Baldacci

Un primo piano su opere meno note dal secondo Novecento a oggi, per scoprirne il significato e l’unicità nel continuum della storia dell’arte: Philippe Parreno, The Crowd

«Siamo in un grande edificio e un evento è in corso ». Con queste parole, che Philippe Parreno usò nel 1995 per descrivere Snow Dancing, un progetto nato come libro, diventato ipoteticamente un film senza telecamera e poi concretizzatosi in una festa, si potrebbe introdurre anche The Crowd (2015), nonostante il ventennio di distanza che separa le due opere. L’affinità non è casuale: il lavoro di Parreno è infatti strettamente correlato nel tempo, tanto da poter affermare che ogni suo nuovo progetto è una continuazione nel presente di ciò che è stato nel passato e un’anticipazione di ciò che sarà nel futuro. Se è vero che la sua arte coincide con il “da cosa nasce cosa”, è anche vero che si identifica con il fare esperienza e con quel particolare tipo di estetica che Nicolas Bourriaud, proprio intorno a metà anni Novanta, cominciava a chiamare «relazionale».