Grandi mostre. 4
Edward Burne-Jones a Londra

VISIONI ROSSO VERMIGLIO
E BLU COBALTO

Esponente di spicco del movimento preraffaellita, Edward Burne-Jones, allievo di Dante Gabriel Rossetti, ha sperimentato le tecniche più disparate così da realizzare non solo dipinti ma anche vetrate, arazzi, mobili, disegni, tra miti e leggende, cavalieri ed eroi.


Costanza Rinaldi

toni rosso vermiglio e blu cobalto, fanciulle dagli occhi sognanti ed eroi muscolosi: l’autunno londinese si sta per tingere della malinconia romantica di Edward Burne-Jones (1833-1898). Saranno infatti le sale della Tate Britain a ospitare nella City una grande retrospettiva dedicata all’artista inglese (l’ultima esposizione alla Tate risale al 1933, in occasione del centenario della sua nascita).

Pioniere del movimento simbolista e in seguito esponente di punta dei preraffaelliti, Burne-Jones è rinomato per le sue raffigurazioni eteree, ispirate a miti e leggende ma anche alla Bibbia e ad altri testi sacri. Egli fu l’unico pittore del movimento preraffaellita ad avere ottenuto riconoscimenti internazionali nel corso della vita; e se si pensa che il gruppo nacque come una confraternita (1848) composta da artisti che firmavano solo con la siglia Prb (Pre-Raphaelite Brotherhood), e che promuoveva il ritorno a una pittura ispirata a quella esistente prima di Raffaello e del pieno Rinascimento, contrapponendosi quindi con forza a quanto insegnato alla Royal Academy, non stupisce che la critica non l’avesse accolta a braccia aperte.