Il gusto dell'arte


FRUTTI DI MARE
E D’ACQUA DOLCE

di Ludovica Sebregondi

Un viaggio alla scoperta delle tradizioni culturali e sociali che legano arte e cucina in Europa Quinta tappa: Belgio

Il Plat Pays cantato da Jacques Brel nel 1962 è il Belgio vallone in cui è nato, con le «cathédrales pour uniques montagnes» e le sue «infiniment de brumes», ma l’esistenza di una traduzione fiamminga, anch’essa interpretata dal sensibile cantautore, indica che le due zone, divise da una storia complessa e antitetica, hanno naturalmente molto in comune. Semplificando, a Sud è la parte vallone francofona, perlopiù agricola, a Nord le Fiandre neerlandesi, più industrializzate: anche le cucine risentono di questa duplicità, con la vallone vicina alla francese, mentre l’altra risente di influssi dei Paesi Bassi.

Un perfetto esempio di integrazione culinaria è rappresentato dalle abitudini del romanziere Georges Simenon, figlio di padre vallone e madre fiamminga, che fin da bambino amava le specialità gastronomiche di ambedue le zone. Della prima (vallone) preferiva le bistecchine con contorno di piselli e patate fritte (che pare proprio in Belgio siano state “inventate”), della seconda (neerlandese) stufati con pancetta e verdure. Tipicamente belgi poi i cavolini di Bruxelles, cozze, cioccolata e birre di grande qualità, e ormai universalmente noti i “waffles” (“gaufres” in francese), cioè le cialde spolverizzate di zucchero a velo.