Per diventare il pittore che desidera di essere, Marc Chagall lascia Vitebsk, sua città natale, e si trasferisce nel 1910 a Parigi dove si è affermata la nuova visione del cubismo. La libertà di mezzi di questo movimento spinge in breve tempo l’artista ad adattare la scomposizione geometrica delle forme e i simultanei contrasti cromatici, attinti dalla pittura di Robert e Sonia Delaunay, al modo di vedere, sentire e immaginare della sua infanzia e della sua giovinezza. Nei quadri creati tra il 1910 e il 1914, gli oggetti, le persone, le vie, le case della memoria, ingranditi o diminuiti, divengono catalizzatori di stati d’animo con le loro superfici dinamizzate dall’artista non per creare effetti di sintesi o di movimento ma per rompere una rigida compattezza e conferire alle immagini un’ambiguità evocativa che le rende animate.
Grandi mostre. 2
Marc Chagall a Mantova
UN MONDO DOVE
TUTTO é POSSIBILE
Ha ispirato poeti, scrittori e critici militanti e, a sua volta, si è lasciato ispirare da letterati a lui affini. Marc Chagall ha avuto la più intensa fase creativa a Parigi e al suo rientro in Russia tra 1911 e 1922, periodo a cui appartengono la maggior parte delle opere presenti nell’esposizione qui descritta dalla curatrice.
Gabriella Di Milia