Quando una tartaruga finisce zampe all’aria ha nove probabilità su dieci di morire per insufficienza respiratoria ancor prima di essere divorata dalle formiche o essere cotta dal sole, se non riesce a girarsi per un colpo di coda o di fortuna. Questa difficile manovra è riuscita a Zhang Yuliang - nata con il nome di Chen Xiuqing nel 1895 nella provincia di Jiangsu, lungo la costa est della Cina - che ha saputo cogliere l’unica possibilità per cambiare il corso della propria esistenza. Dopo la morte dei genitori, a otto anni viene presa in casa controvoglia dai parenti, che ne fanno la loro serva. Sino a quando lo zio, appena lei ha compiuto tredici anni, la vende a un bordello di Wuhu dove ha inizio la sua carriera di prostituta. Un’esistenza che non farebbe pensare a vie di scampo. Dopo l’apertura all’Occidente del porto di Shanghai, la prostituzione viaggia, infatti, di pari passo con la diffusione dell’oppio e spesso le due attività coincidono.
Le cose, poi, sono cambiate. Nella cultura cinese la sessualità aveva sempre avuto connotazioni positive; il neoconfucianesimo di epoca Song porta
invece a una visione puritana che paradossalmente apre al mondo delle cortigiane: frequentare prostitute diventa un fattore abituale nella vita sociale
cinese e nella cultura maschile. E se ne trovano di tutti i livelli, da quelle delle “maison” più costose e raffinate, sino alle donne dei lupanari più
miserabili e sporchi, dove alle prostitute vengono bruciate le narici per evitare di sentire odori troppo forti anche per loro.
Ma le cose, a volte, cambiano. Quando l’età ancora giovane le permette di accedere a una casa di livello, anche se in una piccola città di provincia, un
suo cliente, l’ufficiale Pan Zanhua, funzionario doganale, rimane colpito dalla sua gentilezza ed eleganza. Non è bella in senso tradizionale, ma riesce
a trasmettere qualcosa di raro: l’intelligenza. L’uomo continua a tornare, sino a innamorarsene. Se riuscire a riscattarla dal racket è solo questione
di denaro, più difficile sarà farla accettare alla propria famiglia. Ma non si arrende, lascia la moglie e porta la ragazza a vivere con sé, e quindi la
sposa, in seconde nozze.