Le attività didattiche proposte a Palazzo Strozzi in occasione della mostra-evento Marina Abramović - The Cleaner (fino al 20 gennaio 2019), prima retrospettiva italiana sulla ultraquarantennale carriera della celebre performer, offrono un momento di riflessione sull’espressività del corpo, sulle sue potenzialità e i suoi limiti. Su questo tema affascinante per le famiglie sono previste visite guidate completate da laboratori, la domenica mattina per i bambini da sette ai dodici anni (Vestirsi di energia), un mercoledì al mese per i bambini dai tre ai sei anni (Oggetti magici, il 19 dicembre); per i ragazzi più grandi e per gli adulti in visita è disponibile gratuitamente un kit da disegno insieme a uno speciale libro di approfondimento.
Anche per le scuole è prevista la visita in mostra seguita da un’attività laboratoriale, differenziata per fasce di età, in cui il tema dell’espressione corporea è centrale: i bambini più piccoli imparano a rappresentare la gamma delle emozioni attraverso l’uso del proprio corpo e di alcuni oggetti di valore simbolico, da realizzare insieme, mentre i ragazzi più grandi riflettono sull’utilizzo del corpo nell’attività performativa, sul rapporto tra performance, pittura e scultura, sull’uso della propria immagine nell’era di internet e nella comunicazione digitale e come mezzo di relazione con gli altri. Tra le ulteriori iniziative, prosegue anche per l’anno scolastico in corso il progetto Educare al presente. L’arte contemporanea nelle scuole, per le scuole secondarie di secondo grado, con percorsi in classe tenuti da educatori esperti sul tema, e, per il terzo anno consecutivo, un percorso di Alternanza scuola-lavoro. Non mancano poi le visite-incontro per i docenti, gli speciali laboratori dedicati agli stranieri per imparare la lingua italiana, il corso di formazione dedicato all’uso di Wikipedia con un approfondimento sulla performance Art, un progetto speciale dedicato agli studenti dell’Accademia di belle arti per approfondire il rapporto tra fotografia e performance, indagando la fotografia come strumento di documentazione o come arte performativa in sé.