Storie a strisce 


QUATTRO ASSI
DEL GRAPHIC NOVEL

di Sergio Rossi

A Lucca e a Bologna quattro mostre omaggiano alcuni autori imprescindibili per il fumetto moderno.

Come ogni anno, lo scorso novembre si sono tenute le due manifestazioni di Lucca comics&games e Bilbolbul, la prima appunto a Lucca, la seconda a Bologna, due appuntamenti per testare il polso al fumetto italiano, sia dal punto di vista autoriale sia da quello economico del mercato editoriale. Entrambi gli eventi hanno avuto un’ampia proposta editoriale e, per una qualche bella coincidenza, le esposizioni principali sono state dedicate a quattro autori del passato che hanno dato dei contributi fondamentali al fumetto e che vale la pena riscoprire: Neal Adams e Leiji Matsumoto in mostra a Lucca comics&games, e Guido Buzzelli e Jack Kirby a Bilbolbul.

Classe 1941, il disegnatore americano Neal Adams arrivò al successo alla fine degli anni Sessanta grazie ad alcune storie di supereroi (Avengers, Batman, Lanterna verde e Freccia verde) disegnate con uno stile fortemente realistico nella rappresentazione dei corpi dei personaggi, e con un uso magistrale delle ombre. Questa scelta non era solo estetica, ma serviva a rendere su carta la rabbia e i contrasti sociali che la società americana stava vivendo in quegli anni (la ribellione giovanile, la droga, il Vietnam, la segregazione razziale), e che entrarono anche nelle storie dei supereroi.