Istanbul, ex basilica di Santa Sofia. Vaghiamo sulle tracce di Teodora: moglie di Giustiniano, indimenticabile “basilissa” dagli occhi di ghiaccio dei mosaici di Ravenna (547 d.C.). Teodora però era di Costantinopoli. Oggi c’è chi la esalta come antesignana della liberazione femminile, perché voleva liberare la società bizantina dalla prostituzione (lei stessa fu prostituta). Gli storici più avveduti, però, vanno cauti. Vediamo perché.
Era nata verso il 500 d.C. da un guardiano di orsi dell’ippodromo di Costantinopoli. Divenne attrice come la madre. Dissoluta, incolta, volubile.
Intelligente, ma imprevedibile e crudelissima. Ne sono certi gli studiosi di oggi, che pur mitigano le affermazioni scandalose di Procopio di Cesarea,
che nel VI secolo fece di Teodora la protagonista di un libello denigratorio, ai limiti della pornografia: La storia arcana. Non si sa
come la bellissima Teodora - sul suo fascino tutti concordano - conobbe Giustiniano, futuro imperatore d’Oriente, più grande di vent’anni. Si
innamorarono.