Palazzo Spreca, a Viterbo, con un ciclo di affreschi del Quattrocento, è al centro di un brutto caso. Le pitture murali, staccate, chissà quando
e da chi, ora sono di un antiquario e il luogo è diventato una palestra. Eppure, tra leggi, vincoli e divieti tutto questo non sarebbe dovuto
accadere.