Il gusto dell'arte


NELLA SEMPLICITÀDEL CALORE DOMESTICO

di Ludovica Sebregondi

Un viaggio alla scoperta delle tradizioni culturali e sociali che legano arte e cucina in Europa Ottava tappa: Svizzera

Pittore nazionale svizzero» viene definito Albert Anker (Ins, 1831-1910), artista che incarna lo spirito stesso della nazione in dipinti che - pur narrando il quotidiano della popolazione rurale - riescono a superare l’aneddotico in una visione che diviene immagine sociale e anche politica. 

Teologo e pittore, Anker privilegia le raffigurazioni di giovani e anziani cui concede attenzione affettuosa, come nella tela raffigurante La minestra dei poveri a Ins. Occasione per la rappresentazione è la distribuzione di cibo durante una gravissima carestia causata da un’inusuale siccità che afflisse la Svizzera nel 1893. L’assistenza alla popolazione - come attesta il pittore in una lettera - aveva particolare significato nel freddo inverno di quell’anno. Il Comune di Ins, in cui l’artista aveva un ruolo ufficiale in ambito scolastico, decise dunque di farsi carico di fornire pasti agli abitanti. 

La distribuzione avviene in un grande ambiente, un cui angolo è occupato da un focolare in mattoni, privo della cappa del camino, ma con un grande foro nel soffitto che assorbe il vapore che si innalza dai fuochi e scalda il locale. Su un ripiano a destra è appoggiato un paiolo utilizzato per cuocere la polenta, come attesta il lunghissimo apposito mestolo che consente di girarla a lungo più agevolmente. A un filo di ferro sono appesi tegami e casseruole oltre a un forchettone e a un affettaverdure in legno.


Albert Anker, La minestra dei poveri a Ins (1893), Berna, Kunstmuseum.