CATALOGHI E LIBRI

MAGGIO 2019

ANTONY GORMLEY ESSERE

Un’opera d’arte, un’installazione moderna, possono catalizzare pensieri “altri” e determinare nuovi approcci all’antico? È una delle questioni che si pongono alla base di Essere, spettacolare mostra (fino al 26 maggio) agli Uffizi con le opere di Antony Gormley - affermato artista londinese del 1950 - alcune realizzate appositamente per l’occasione. Nel tempio dell’arte del passato, il presente dialoga con l’antico seguendo meccanismi mentali moderni: spostamento e inclusione, impegno e attivazione dell’attenzione. Dichiarato nel 2004 fra le cento persone più influenti della cultura britannica, con le sue opere (disegni, sculture, installazioni), Gormley indaga le infinite possibilità di relazione del corpo umano con e nello spazio, in continuo dialogo (e anche scontro?) con la natura e il cosmo. Certo il nostro è un paragone peregrino, ma a volte abbiamo pensato alle sue opere come a quelle di un Friedrich del XXI secolo. L’arte però si rinnova sempre, e dobbiamo ragionare in modi diversi. Oggi la figura che in piedi, sulla terrazza degli Uffizi sopra la Loggia dell’Orcagna, contempla silente la piazza e la cupola, farà ragionare ciascuno a suo modo, anche se noi ancora vaghiamo col pensiero come il viandante di fronte all’infinito del sublime romantico tedesco. Soggettive sensazioni provocheranno l’uomo di Gormley, che a scala monumentale si affaccia sul fiume da una vetrata all’interno degli Uffizi, e i pezzi “distesi” e ricomposti al confronto col mirabile Ermafrodito del museo fiorentino, copia romana da un originale ellenistico, poggiato su una lastra di marmo. Firenze finalmente comincia a offrire prospettive contemporanee anche al largo pubblico, che sulle rive dell’Arno cerca in primo luogo David e Primavera. In un dialogo diverso fra classicità e sperimentazioni, il catalogo illustra ampiamente l’opera dell’artista e i meccanismi mentali che la sostengono, con raffinate intuizioni di studiosi di varia formazione, a partire dai curatori: Schmidt, direttore degli Uffizi, e Seidel, studioso di scultura medievale, a confermare spiragli al contemporaneo sempre più ampi anche per gli storici d’arte antica e moderna.

a cura di Eike D. Schmidt e Max Seidel Giunti, Firenze 2019 224 pp., 157 ill. b.n e colore € 35 (edizione in italiano e inglese)