Finestre sull'Arte il MANN è la casa di tutti di Federico D. Giannini Credo che sia stato un quadriennio positivo: abbiamo rilanciato il MANN in città, in Italia e nel mondo. I visitatori sono quasi quadruplicati e abbiamo raggiunto altri importanti risultati: nel 2017 miglior museo in Italia per l’innovazione e nel 2019 miglior direttore; riallestite e aperte al pubblico la sezione egizia, quella epigrafica, la Magna Grecia, i due giardini storici, la caffetteria. Quasi ultimata l’ala nuova e ancora menzioni speciali per l’innovazione, quali il videogame Father and Son, grandi mostre come quella dedicata a Canova, infine l’introduzione dell’abbonamento annuale. A lla conclusione del suo primo mandato come direttore del Museo archeologico nazionale di Napoli. Può trarre un bilancio? Può parlarci nello specifico del riallestimento della collezione Magna Grecia, restituita al pubblico dopo vent’anni? In tempi record si è riallestita una collezione di oltre 1000 mq espositivi, caratterizzata da sale con mosaici antichi di area vesuviana collocati a terra a fine Ottocento e da oltre quattrocento capolavori tra bronzi, terrecotte, ceramiche, ori, provenienti dai principali contesti magnogreci giunti a Napoli o per via antiquaria o per diretto interesse dei Borbone in quanto regnanti su tutto il Meridione. È, tra l’altro, una collezione attrezzata per la visita da parte dei non vedenti, con una guida elegante, un laboratorio deputato e una prossima guida kids. «La comunità è il punto dal quale partire per ogni politica credibile di un museo»: il direttore del MANN, Paolo Giulierini, ci racconta la sua esperienza anche in merito alla riapertura della collezione della Magna Grecia Paolo Giulierini, nato a Cortona il 16 febbraio 1969, è direttore del MANN di Napoli dal 1° ottobre 2015, incarico riconfermato a luglio 2019. Laureato in etruscologia e antichità italiche, specializzato in archeologia classica, è stato direttore del Museo dell’Accademia etrusca di Cortona (Arezzo) e direttore del Parco archeologico dei Campi Flegrei di Bacoli (Napoli). È autore di molte pubblicazioni e relatore di numerosi convegni in Italia e all’estero. Del suo operato è stato particolarmente apprezzato il consolidamento del legame con la comunità. Come avete lavorato in questo senso? La comunità è il punto dal quale partire per ogni politica credibile di un museo. Abbiamo lavorato con i quartieri in difficoltà di Forcella e della Sanità, rendendo il MANN la casa di tutti. Sono stati organizzati di continuo laboratori per bambini in difficoltà, d’intesa con il Comune, e un particolare sguardo è stato rivolto all’integrazione culturale delle comunità minori (per esempio, cingalesi o cinesi). Infine, abbiamo lanciato la card, 15 euro in promo per frequentare tutto l’anno il museo. L’attività espositiva del museo ha visto grandi mostre, focus sulle collezioni, ma anche mostre di arte contemporanea. Qual è stata la linea che ha dettato al museo in fatto di mostre? Nel piano strategico 2016-2019 sono state specificate le tipologie di mostre che organizziamo: di archeologia, di riflessione sull’antico, di confronto tra classico e anticlassico e di arte contemporanea ispirata all’antico. Ci siamo così allontanati dal concetto romanocentrico e dall’idea che in un museo archeologico si dovesse parlare solo di arte antica. Non dobbiamo porre limiti o steccati. A luglio il suo incarico è stato confermato, quindi lei sarà direttore del museo per un altro mandato. Quali sono i progetti futuri? Riaprire tutte le collezioni del museo, completare l’ala sotterranea, costruire con il Comune un quartiere della cultura recuperando i giardini e attenuando il traffico, proseguire con la stagione di grandi mostre all’estero, organizzare mostre di altissimo profilo già calendarizzate. Se manterremo fede a tutto questo il MANN potrà essere annoverato tra i primi musei mondiali di archeologia classica, non solo per il patrimonio, ma soprattutto per gli standard qualitativi, i servizi offerti al offerti al pubblico, le offerte variegate. MANN - Museo archeologico nazionale di Napoli Napoli, piazza Museo 19 orario 9-19.30, chiuso martedì www.museoarcheologiconapoli.it