per gioco
ma per davvero

Ilaria Ferraris

la produzione artistica del XX secolo, così multiforme, audace e sperimentale - dalle avanguardie di inizio secolo alle invenzioni del secondo dopoguerra, fino alle manifestazioni più concettuali agli albori della contemporaneità - può attirare i visitatori più giovani ma anche intimorire o risultare non immediatamente comprensibile. Nel compito non facile di accompagnare i più piccoli - sia con la classe sia seguiti dalle famiglie - alla scoperta dei temi e dei movimenti presenti nelle proprie collezioni, il Museo del Novecento di Milano offre il programma Edu 900, realizzato con il supporto di Ad Artem: visite guidate, worklab per tutte le età, laboratori, campus giornalieri, con un particolare riguardo alle persone con disabilità. Nel corso di quest’anno inoltre è stato inaugurata la prima parte dell’itinerario di rilettura delle collezioni, con opere italiane e internazionali dagli anni Sessanta agli anni Ottanta, che estende così di un decennio l’arco cronologico preso in considerazione dai percorsi narrativi del museo.


Al Museo del Novecento l’arte del XX secolo è presentata ai ragazzi in modo innovativo


Uno dei temi portanti delle attività educative proposte è quello della città, immaginata o rappresentata, emblema del mondo moderno, al centro di visite laboratorio progettate per differenti fasce di età, dalla scuola dell’infanzia ai bambini dai sei agli undici anni con famiglia fino alla scuola secondaria di primo grado; interessante la contaminazione tra musica, emozione e pittura, per visite ludiche o accompagnate da laboratorio, o il “focus” sui materiali, sul colore o sul connubio tra arte e scienza, fino ai percorsi esperienziali - in collaborazione con un master dell’Università cattolica di Milano - per presentare con approccio innovativo i capolavori della collezione permanete. In occasione della grande mostra su Filippo de Pisis (1896-1956), fino al 1° marzo 2020, negli spazi del museo Ad Artem ha organizzato visite guidate e visite laboratorio per le scuole e per le famiglie, per scoprire le storie dietro gli oggetti racchiusi nelle sue nature morte, come la passione per la poesia e la scrittura si riflette nella sua produzione pittorica e l’influenza che ebbe su di lui la pittura metafisica.