Capire cosa sta succedendo. Kate Crawford e Trevor Paglen si interrogano su come la nuova generazione delle immagini generi a sua volta realtà. Come vengono addestrati i sistemi di riconoscimento umano? Un enorme occhio ci accoglie entrando nell’Osservatorio della Fondazione Prada, la pupilla ci avvolge completamente. La pupilla di chi? Le risposte che Kate Crawford e Trevor Paglen hanno trovato sono piuttosto inquietanti. Lei è una delle massime esperte di intelligenza artificiale (AI), insegna alla NYU - New York University ed è capo della ricerca da Microsoft. Lui è un artista il cui lavoro spazia dal giornalismo investigativo al video, dalla scultura all’ingegneria, vincitore del Nam June Paik Art Center Prize nel 2018. Paglen documenta i sistemi di sorveglianza digitale: fotografa basi militari segrete, stazioni d’intercettazione delle comunicazioni, droni di guerra, satelliti terrestri e prigioni della CIA. Insieme presentano una mostra fotografica che racconta come gli attuali strumenti di AI portino avanti pratiche di classificazione sociale, sorveglianza e segmentazione. Training Humans interroga lo stato attuale dell’immagine nell’intelligenza artificiale e nei sistemi algoritmici, dall’istruzione e dalla sanità alla sorveglianza militare, dall’applicazione della legge e della gestione delle risorse umane al sistema di giustizia. I temi chiave della mostra sono due: la rappresentazione, l’interpretazione e la codificazione degli esseri umani attraverso database di “training” (ovvero set di fotografie usate per addestrare le macchine a identificare volti umani) e le modalità con cui i sistemi tecnologici raccolgono, etichettano e utilizzano questi dati.
