Blow up


DUDOVICH,
IZU, BARBIERI

di Giovanna Ferri

Istrionico, innovatore, provocatore e grande comunicatore, il triestino Marcello Dudovich (1878-1962), figura cardine della cartellonistica moderna, ha sempre avuto fin da giovane una particolare passione per la fotografia. Amava stare davanti all’obiettivo prestandosi come modello, sicuro del proprio fascino e della propria raffinata bellezza, ma nutriva anche una particolare curiosità per la tecnica fotografica e per le sue applicazioni. Diplomato alla Scuola per capi d’arte di Trieste e perfezionatosi come cromista presso le Officine grafiche Ricordi di Milano, Dudovich si rende ben presto conto, come prima di lui aveva fatto il suo maestro e concittadino Leopoldo Metlicovitz (1868-1944), di quanto uno scatto potesse essere punto di riferimento e materiale preparatorio per le successive elaborazioni grafiche. Una consapevolezza che giunge a piena maturazione quando l’artista, chiamato verso la fine del 1910 dall’editore tedesco Albert Langen, approda a Monaco di Baviera per diventare illustratore della rivista satirica “Simplicissimus”.