La pagina nera
QUEI DIPINTI ERANO TANTI,
POI DIVENNERO MIGRANTI
      
        Un altro patrimonio disperso. Protagonisti due appassionati di Cézanne, Fabbri e Loeser, che tra fine Ottocento e inizio Novecento possedevano l’uno
        trentadue, l’altro quindici opere del pittore francese. 
Tutto questo bendidio era nel capoluogo toscano, dove i collezionisti vivevano. Oggi, lì,
        rimane un ritratto. 
E tutto il resto? Emigrato all’estero, anche alla Casa bianca. E di suoi quadri, i musei italiani ne hanno solo tre.
      
di Fabio Isman