Grandi mostre. 3 
La ricerca della felicità Mänttä (Finlandia)

FELICITÀ A MOMENTI,FUTURO INCERTO


L’arte italiana contemporanea si confronta con il malessere e le inquietudini generati dalla crisi economica degli ultimi dieci anni, che sembra aver scosso in modo forse irrimediabile l’immagine felice del Bel Paese. In un’importante mostra collettiva in uno dei più singolari e suggestivi musei finlandesi, una riflessione per fare il punto su chi siamo e su come vediamo il futuro.


Ilaria Ferraris

Il Museo Serlachius di Mänttä, in Finlandia - istituzione diretta da Pauli Sivonen, molto attenta alle novità internazionali, con una programmazione espositiva di prim’ordine -, presenta una mostra sull’arte italiana di oggi, un’indagine alla ricerca della felicità (individuale, familiare, collettiva) dopo la grande crisi economica del 2008. La ricerca della felicità - Arte italiana oggi, a cura di Maria Stella Bottai, Lorella Scacco e Pirjo Immonen, realizzata con il supporto dell’Istituto italiano di cultura in occasione delle celebrazioni dei cento anni delle relazioni diplomatiche tra Italia e Finlandia, attraverso il lavoro di quattordici fra i principali protagonisti del contemporaneo nel nostro paese rivolge lo sguardo sugli ultimi anni per individuare la direzione nel futuro, così come percepita dalla sensibilità degli artisti.
La felicità è un sentimento complesso e fuggevole, di difficile definizione. Un tema sentito, nel luogo della mostra, visto che la Finlandia, secondo le classifiche ancora nel 2019 risultava il paese più felice del mondo. Ed è con questa disposizione d’animo che il paese nordico guarda all’Italia.


Goldschmied & Chiari, Dove andiamo a ballare questa sera? (2015).