Morire giovane e famoso pare un’ottima ricetta per meritarsi a lungo gloria e quotazioni alte, ma per Giuseppe De Nittis (1846-1884) non sta andando proprio così, anche se qualche buona indicazione non manca. La questione è che le opere di qualità, quelle del periodo più amato – ossia degli anni intorno al 1874 – sono rare sul mercato, mentre le altre tendono a essere scambiate per cifre irrisorie o ad andare spesso invendute, deprimendo l’insieme dei valori.
Illuminante è l’andamento delle aste degli ultimi tempi in cui talvolta sono stati offerti dei De Nittis, ma quasi esclusivamente di dimensioni molto contenute (intorno a 20 x 20 cm o meno) e di qualità non eccelsa. I risultati? Magri. Fra le tele in questione, diverse sono decisamente giovanili e dedicate ai paesaggi della nativa Puglia. Salta all’occhio l’influenza della scuola di Barbizon e la volontà dell’artista di emulare l’arte più sperimentale del tempo, ma con un tasso di originalità non elevato. Così sono andati invenduti sia Tavoliere delle Puglie (Bufera imminente), offerta da Christie’s a Londra il 14 dicembre 2017, sia Studio del Tavoliere delle Puglie che Meeting Art aveva messo in vendita il 13 gennaio 2018. In quest’ultimo caso è stata forse complice la stima ottimistica di 63-70mila euro. Non meglio sono state accolte alcune tele del più tardo e amato periodo parigino, ma di piccola dimensione. Ritratto di donna con ventaglio era una di queste: la protagonista indossa un vestito rosa e un cappello nero che copre e adombra gli occhi, conferendole un umore cupo. Vero che De Nittis, quando viveva lungo la Senna, era soprannominato “pittore delle parigine”, ma siamo ben lontani dalla effervescenza delle “mesdames” di Boldini e certamente la piccola dimensione non permette di apprezzare il soggetto. Presentata da Aguttes il 27 marzo dello scorso anno, Ritratto di donna con ventaglio non ha trovato acquirenti neppure alla stima minima di 15mila euro.
Pare un mercato disastroso, ma la situazione cambia quando si guarda a opere maggiormente significative del periodo più apprezzato di De Nittis, quando l’artista espose ai Salon, quando i suoi amici Degas e Manet lo invitarono a partecipare alla prima mostra degli impressionisti tenutasi nel 1874. Ecco quindi che Donna nel salotto orientale, datata 1875, appena più grande (27 x 36 cm) delle piccole tele che non hanno trovato collezionisti interessati, dai colori caldi e ben promossa dalla casa d’asta Sant’Agostino di Torino, è stata venduta il 3 dicembre 2018 per circa 45mila euro.