PRIMA DI SCRIVERE
Un paio di giorni prima di leggere questo insolito e bel libro sulle fotografie giovanili dello scrittore sudafricano J.M. Coetzee (Città del Capo ,1940), mi trovavo in un polveroso negozio di Tangeri a rigirare nel palmo della mano una minuscola fotocamera della metà degli anni Cinquanta: col microscopico astuccio di cuoio color tabacco, il piccolo obiettivo e la bobina riavvolgi-pellicola perfettamente funzionanti (peccato che le pellicole siano introvabili…). «Sembra la fotocamera di James Bond» mi sorride, amabile, il proprietario. E ha ragione, perché subito dopo, leggendo Prima di scrivere, scopro che appena quindicenne, anche J.M. Coetzee si divertì con una fotocamera come questa. All’epoca, il futuro scrittore e premio Nobel 2007 per la letteratura studiava al college di Rondebosch, nella provincia di Città del Capo. Per posta aveva comprato quella macchina pubblicizzata, appunto, come «macchina fotografica delle spie». Fra una lezione e l’altra, J.M. Coetzee la usò per fare scatti clandestini a compagni e insegnanti. I provini erano di 15 x 15 mm, e poi dovevano essere ingranditi: ne sono rimasti settanta, in gran parte ancora allo stato di negativo, e sono riemersi da poco da una vecchia casa messa in vendita dall’autore, insieme all’ingranditore e ad altri materiali per la stampa e lo sviluppo, e soprattutto a molti altri scatti da lui realizzati in seguito con una reflex più grande. Questo libro, egregiamente curato dallo studioso di letteratura contemporanea Hermann Wittenberg, può essere considerato, per molti versi, una sorta di biografia intima e illustrata su uno dei più poetici e notevoli scrittori dei nostri tempi, di cui ricordiamo, fra i tanti romanzi e racconti tradotti anche da noi, l’intensa trilogia autobiografica Scenes of Provincial Life (1997-2009), uscita per Einaudi nel 2006 (Scene di vita di provincia). Gli scatti dell’allora giovane scrittore sono istantanee che ben si prestano a commentare, come si legge nel libro, a mo’ di didascalia, diversi brani di quei racconti. D’altra parte, lo scrittore ha dichiarato di reagire alle immagini come non gli succede neppure con la scrittura. Buon segno.

a cura di Hermann Wittenberg traduzione di Maria Baiocchi
Contrasto, Roma 2020
184 pp., 130 ill. b.n. € 22,90