Grandi mostre. 1 
Tomás Saraceno a Firenze

JAM SESSIONCOSMICA

È possibile immaginare una nuova era geologica dove possiamo rivendicare il diritto a respirare senza sostanze nocive, dove l’aria diventa realmente un bene collettivo e dove l’uomo non sia più elemento centrale ma parte di un tutto? Per Tomás Saraceno, sì.
E ce lo dimostra con le installazioni esposte a Palazzo Strozzi, qui illustrate dal direttore della nota istituzione fiorentina.

Arturo Galansino

Per un artista contemporaneo esporre a Palazzo Strozzi implica misurarsi con uno dei simboli del Rinascimento. Per Palazzo Strozzi fare una mostra d’arte contemporanea non significa solo costruire un’esperienza estetica, ma vuol dire prendersi la responsabilità, propria di un’istituzione che vuole parlare al proprio tempo, di trattare i temi più rilevanti del nostro presente.
L’arte di Tomás Saraceno (San Miguel de Tucumán, Argentina, 1973) ci fa riflettere su problemi e sfide della nostra era, l’Antropocene, divenuti sempre più urgenti, come l’inquinamento, i cambiamenti climatici, la sostenibilità, il superamento di barriere geografiche e sociali.
A Palazzo Strozzi la sua visione aperta e interconnessa, che schiude mondi utopici e allo stesso tempo reali, è resa unica dal confronto con un edificio simbolo della cultura umanistica. La mostra Tomás SaracenoAria (inaugurata il 22 febbraio e, a fine aprile quando stiamo andando in stampa, chiusa e in attesa di riapertura a causa dell’emergenza coronavirus), uno dei più ampi progetti espositivi realizzati dall’artista, attraverso un profondo e originale dialogo tra storia e contemporaneità propone un cambiamento del modello di riferimento: dall’uomo al centro dell’universo, concetto fondante dell’umanesimo, all’uomo come parte di un tutto in cui ricercare una nuova armonia attraverso la distruzione di ogni gerarchia e visione piramidale.
L’umanesimo stesso, incarnato dall’Uomo vitruviano di Leonardo, espressione delle leggi scientifiche che governano il mondo così come le proporzioni dell’architettura di Palazzo Strozzi, viene superato perché nella fede umanistica nelle capacità dell’uomo di dominare la natura troviamo i prodromi dell’Antropocene.


Thermodynamic Constellation (2020).

Dare voce al non visibile e al non umano, a tutti quei processi misteriosi e impercettibili che dominano il cosmo e che ci sfuggono