Storie a strisce
LE NUVOLETTE DI CALIA
TRA REALTÀ E POESIA
di Sergio Rossi
all’inizio dell’anno era diffuso nella città di Padova e nei principali mezzi di comunicazione il manifesto dell’evento Padova capitale europea del volontariato 2020. L’opera è di Claudio Calia, autore di fumetti editi da BeccoGiallo, pubblicati anche nella rivista “Linus”, perlopiù incentrati su temi politici e sociali. Tra questi Porto Marghera. La legge non è uguale per tutti, dove il disegnatore ha raccontato la storia dell’industria petrolchimica e del suo impatto sulla popolazione e l’ambiente, oppure Kurdistan: dispacci dal fronte iracheno, nel quale è illustrata una realtà quotidiana del Medio Oriente che difficilmente trova spazio nei media nazionali. Di recente Claudio ha anche realizzato una campagna di prevenzione in più lingue (inglese, francese, arabo, somalo) contro il coronavirus in Tunisia, Iraq e Somalia sempre a fumetti. L’abbiamo intervistato per approfondire il suo percorso professionale e formativo.
Come è nata l’esperienza in Tunisia, Iraq e Somalia?
Con Cefa Onlus e Overseas Onlus avevo già fatto alcuni laboratori di fumetto in Marocco e Tunisia per il progetto Jasmin Tunisie che organizza varie
attività culturali con i giovani di zone periferiche al fine di contrastare l’emergere di fenomeni di radicalismo religioso. Allo scoppio della
pandemia, abbiamo pensato di fare qualcosa di utile in Tunisia, un paese con un sistema sanitario precario, e quindi abbiamo deciso di utilizzare il
fumetto per diffondere le informazioni utili per arginare il contagio da covid-19, pensando anche alle zone rurali dove c’è pure un alto tasso di
analfabetismo. Abbiamo poi deciso di estendere il progetto alla Somalia dove opera Cefa.

