Grandi mostre. 4
Tiepolo a Milano

AI VERTICI
DEL SETTECENTO

Le Gallerie d’Italia celebrano, per la prima volta a Milano, Tiepolo. Un tributo significativo visto che proprio dal capoluogo lombardo ha avuto inizio il percorso internazionale dell’artista veneziano. Approfondiamo qui i dettagli con il co-curatore del progetto espositivo.


Fernando Mazzocca

Quando ormai la sua reputazione era in rapida discesa, dopo che Winckelmann lo aveva confrontato con Mengs profetizzando che costui sarebbe diventato immortale e Tiepolo sarebbe caduto definitivamente nell’oblio, il neoclassico Canova non sembrò d’accordo con questo giudizio se diventò un appassionato collezionista delle sue opere, arrivando a possederne il corpus completo delle incisioni, uno straordinario numero di meravigliosi disegni e addirittura sei dipinti. Vista questa incontestabile ammirazione, sembra naturale che alla mostra in cui il grande scultore è stato messo a confronto con Thorvaldsen, segua, nella stessa sede milanese delle Gallerie d’Italia, la rassegna altrettanto originale e fascinosa dedicata all’artista veneziano, come Canova straordinariamente prolifico e celebrato al suo tempo, poi messo in discussione per quasi un secolo per essere riscoperto e definitivamente rivalutato non solo come una delle espressioni più alte del Settecento, da mettere alla pari con Vivaldi, Bach e Mozart, ma anche come uno dei pittori più grandi di tutti i tempi.