Lo chiamano castello, ma è molto di più: il Buonconsiglio di Trento è un complesso stratificato che racchiude tra le sue mura un antico mastio, severe torri, un raffinato palazzo rinascimentale, splendidi giardini, fondamentali memorie storiche - qui nel 1916 si condannò a morte l’irredentista Cesare Battisti - nonché un museo con preziose opere dalla preistoria alla prima metà dell’Ottocento.
Ripercorrere le tappe della sua costruzione significa addentrarsi nelle vicende di un territorio per lunghi secoli sospeso tra Italia e Austria, tra
Chiesa e Impero.
Trento divenne infatti principato vescovile nel 1027 e tale rimase fino al 1796. Sul dosso detto Malconsey (ribatezzato poi Bonconsey a scopo
beneaugurale) lungo le mura della città, nella prima metà del Duecento si costruì l’imponente torre d’Augusto per ospitarvi il podestà.