Scarse sono le indicazioni nella vita giovanile di Morris circa il ruolo che avrebbe avuto nel movimento socialista inglese. Lui, e il compagno di studi Burne-Jones, studenti di teologia a Oxford, avevano pensato di fondare un ordine monastico e di diventare cattolici romani. Ma ben presto un gruppo di studenti liberi pensatori introduce Morris alla critica del capitalismo del XIX secolo attraverso la lettura di Ruskin e Carlyle. Successivamente l’amicizia con Rossetti, il cui padre era stato un carbonaro espatriato in Inghilterra, lo mette in contatto con radicali europei che lo incoraggiano a sostenere le aspirazioni nazionalistiche dei territori irredenti in Europa.
Naturale dunque che 20 la repressione turca di una serie di rivolte nei paesi dei Balcani conducesse Morris a interessarsi delle politiche nazionali e a diventare uno dei più attivi membri dell’Associazione della Questione orientale, contro la politica conservatrice in favore dei turchi di Disraeli e della regina Vittoria.