PAOLO VERONESE. ITINERARI NEL VENETO
Non solo Verona ma anche Vicenza, Padova, Castelfranco Veneto, Maser, Venezia sono i luoghi dove o per i quali operò il pittore, protagonista della
grande mostra di Verona (qui alle pp. 66-71). Il libro di itinerari, che si affianca al catalogo Electa, esce nell’ambito di una programmazione quanto
mai ben organizzata e meditata da Paola Marini e Bernard Aikema, ideatori anche di altre iniziative collaterali. Fra queste, la serie di conferenze
tenute in primavera, prima della mostra, da studiosi di fama internazionale come Augusto Gentili, Howard Burns, Nicholas Penny, Xavier Salomon, oltre
agli stessi curatori. Gli itinerari escono con il sostegno di Save Venice (che ha sostenuto anche molti restauri del Veronese a Venezia). Come avverte
il co-project director, Frederick Ilchman, questo libro, cui hanno collaborato molti giovani studiosi, getta luce sulla qualità e varietà dei dipinti
(tele, affreschi) di Paolo Veronese tuttora in Veneto (in chiese, palazzi, musei, ville) ma offre anche «l’opportunità di riconoscere la serietà della
sua arte», a integrazione di quanto si vede e comprende in mostra. Ben più d’una guida, dunque, rigorosamente condotta ma di facile comprensione anche
per i non specialisti, che resterà un valido viatico per chi voglia visitare i luoghi veronesiani anche dopo la chiusura della mostra. Anche in queste
pagine si avverte l’intensità e la capacità narrativa di un pittore a lungo più amato che compreso, talentuoso anche nei dipinti sacri. Queste nuove
aperture si devono agli studi condotti per la mostra di Verona (e anche per quella della National Gallery conclusasi da poco a Londra, con una rara
sintonia organizzativa e scientifica fra gli studiosi inglesi e italiani). In questo libro chi voglia seguire uno o più affascinanti percorsi sulle
strade del Veneto e fra le calli di Venezia troverà, oltre alle schede e alle illustrazioni di tutte le opere e i luoghi da visitare, anche sintetiche
mappe.