Nell’ambito di un percorso che ci ha condotto a conoscere e dialogare con i patron e i direttori di musei internazionali, tra cui Palais de Lomé, in Togo, Kiran Nadar Museum of Art a Nuova Delhi, questa volta abbiamo deciso di incontrare Abdellah Karroum, direttore del Mathaf, Arab Museum of Modern Art di Doha, in Qatar. Karroum ci ha accompagnato attraverso le sale del museo, presentato le opere degli artisti compresi nella raccolta permanente e introdotto a una parte di storia moderna di alcuni paesi arabi del Medio Oriente, in un racconto che qui riproponiamo.
«Mathaf», riferisce Karroum, «ospita la più grande collezione al mondo di opere (novemila tra dipinti, sculture e installazioni) di artisti moderni nordafricani, mediorientali e di cultura araba. Il Qatar è un paese all’avanguardia, con una popolazione cosmopolita. Storicamente si trovava sulla “via della Seta” ed è stato il crocevia degli scambi culturali e commerciali tra Oriente e Occidente. In epoca moderna le “routes” mediorientali sono quelle della “via del Petrolio”. Noto per la ricchezza delle sue risorse naturali, oggi il Qatar con i suoi musei svolge un ruolo culturale determinante nell’ambito della composita area storico-geografica di cui fa parte».
