Finestre sull'Arte in prestito capolavori di Federico D. Giannini i è a lungo discusso, negli ultimi mesi, su come rendere più collaborativi e uniti i musei di tutto il mondo, in questo momento storico di profondi cambiamenti, che incideranno anche sul paesaggio museale. Un esempio plausibile e di sicuro interesse arriva da Venezia, dove le Gallerie dell’Accademia fanno squadra con Intesa Sanpaolo per avviare sinergie coi grandi musei internazionali, al fine di riportare temporaneamente in laguna significativi capolavori del Rinascimento veneto. Non grandi mostre dunque, ma grandi prestiti: un’opera alla volta, per ricomporre trame, riprendere dialoghi interrotti, suggerire inediti spunti di approfondimento, dar vita a nuovi modi di vivere il museo. Oltre che per «favorire la conoscenza» e «la riapertura di rapporti con il contesto internazionale in un momento poco favorevole», afferma il direttore, Giulio Manieri Elia. è dunque un ciclo di mostre focalizzate attorno a dipinti adeguatamente selezionati per proficui confronti con gli oggetti della collezione permanente. Il primo appuntamento della serie è cominciato lo scorso 15 ottobre, con la di Lorenzo Lotto, opera della maturità del pittore veneziano, in arrivo dal Kunsthistorisches Museum di Vienna, fino al 17 gennaio 2021. S Un capolavoro in prestito Sacra conversazione con i santi Caterina e Tommaso Prestigiosi prestiti internazionali portano alle Gallerie dell’Accademia di Venezia alcuni capolavori del Rinascimento veneto: un esempio virtuoso di collaborazione, una strada per i musei del futuro Lotto la dipinse alla fine degli anni Venti del Cinquecento, all’epoca del suo ritorno a Venezia dopo il soggiorno bergamasco. Già in antico figurava nelle collezioni imperiali: nel 1660, Marco Boschini, nella sua , spendeva per la tela parole d’elogio, definendola «un vero razo de splendor». Evidenze al contempo tattili e corsive nei panneggi, volti perlacei, un colorito vario e raffinatissimo per garantire al risultato finale un’aria di rilassata naturalezza, un dialogo sacro che assume l’aspetto d’un idillio agreste, che fa a pari coi lavori omologhi che Palma il Vecchio andava eseguendo in quello stesso torno d’anni, uno dei quali figura nella stessa collezione dell’Accademia, poi terminato da Tiziano a seguito della scomparsa del bergamasco. Il dipinto viennese incontrerà poi un ulteriore dipinto di Lotto delle collezioni delle Gallerie dell’Accademia, il considerato tra i prodotti migliori della sua altissima ritrattistica. L’ospite che giunge dall’Austria non poteva trovare miglior accoglienza. Una collaborazione che potrebbe indicare una strada per i musei del futuro. Carta del navegar pitoresco Ritratto di giovane gentiluomo Sacra conversazione con i santi Caterina e Tommaso (1526-1528 circa), Vienna, Kunsthistorisches Museum; Ritratto di giovane gentiluomo (1530 circa), Venezia, Gallerie dell’Accademia. Dal 10 al 20 dicembre, è possibile ammirare, previa prenotazione, lo spettacolare pavimento marmoreo del duomo senese, con visite guidate e spiegazioni legate al periodo liturgico. Il percorso prevede anche il Museo dell’Opera, la cosiddetta , la pseudo-cripta e il battistero. Inoltre, con un’altra prenotazione, fino al 5 dicembre si accede, con visite guidate gratuite, a una delle biblioteche storiche più antiche e meglio conservate nel mondo intero: la Libreria Piccolomini, sul transetto sinistro del duomo. Voluta attorno al 1492 da Francesco Tedeschini Piccolomini, arcivescovo di Siena (futuro papa Pio III), per onorare l’illustre zio Enea Silvio, papa Pio II, la libreria fu impreziosita fra 1503 e 1508 con gli affreschi del Pinturicchio e bottega. All’ideazione collaborò anche Raffaello. Info e prenotazioni: www. operaduomo.siena.it LE BELLEZZE DEL DUOMO SIENA Porta del cielo È tornata a Brescia una formidabile statua romana in bronzo, appena restaurata dall’Opificio delle pietre dure di Firenze. Rinvenuta nel 1826, nell’area dell’ateneo della città lombarda, con sei teste imperiali e altri frammenti, ammirata da Napoleone III, celebrata da Carducci e D’Annunzio, è uno dei rari capolavori di età romana giunti a noi a seguito di scavi. Databile alla metà del I secolo d.C., realizzata con la tecnica di fusione a cera persa, fu probabilmente occultata per preservarla. Il suo ritorno valorizza l’area archeologica Brixia - Parco archeologico della Brescia romana, dato che è stata collocata nel Capitolium, grazie all’allestimento all’avanguardia dell’architetto spagnolo Juan Navarro Baldeweg. Previsti diversi eventi collaterali, in dialogo col contemporaneo. Info: www.bresciamusei. com; www.vittorialatabrescia.it LA RESTAURATA VITTORIA ALATA BRESCIA Fino al 16 dicembre è possibile iscriversi all’Arte Laguna Prize di Venezia (in foto, un’immagine di repertorio) affermato Premio di arte internazionale che festeggerà nel 2021 i quindici anni di storia con una doppia mostra all’Arsenale, prevista dal 13 marzo al 5 aprile. Fra i finalisti, saranno scelti i tre vincitori assoluti (premio di 10mila euro ciascuno). Fra gli altri premi previsti, cinque residenze d’arte in località di tutto il mondo, esposizione di artisti in altrettante gallerie internazionali, tre festival ed esposizioni, due Art Platforms e un premio Sostenibilità e Arte. Info e bando di conocorso: www.premioartelaguna.it ARTE LAGUNA PRIZE VENEZIA Un capolavoro per Venezia fino al 17 gennaio 2021 Venezia, Gallerie dell’Accademia www.gallerieaccademia.it