Eva Di Stefano

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ROMANINO

VEDOVA

IL RITRATTO ITALIANO NEL RINASCIMENTO

Semplice, autentico, naturale, senza fronzoli... "Brut", come lo champagne. Questo è ciò che significa "Art Brut". Si riferisce all'arte prodotta al di fuori degli schemi professionali, scolastici e culturali predefiniti. Opere di artisti irregolari e talvolta disturbanti. La definizione è del pittore francese Jean Dubuffet, che negli anni '50 ha cercato e promosso le creazioni dei pazienti psichiatrici, dei carcerati e delle persone comuni. Ciò che lui chiama i "nuovi primitivi", liberi dai condizionamenti della società e in grado di restituire all'arte una vera luce. In questo contesto non si fa riferimento all'arte naïf - nata come un movimento spontaneo ma poi fortemente influenzata dal mercato - bensì a manifestazioni marginali che nascono da un impulso creativo interiore.

Le origini

“Nonostante” la follia

Voci dell’“altrove”

Una storia esemplare

L’ingovernabile molteplicità

La via italiana: l’arte irregolare

Dall’Art Brut all’Outsider Art

Quadro cronologico

Bibliografia

Versione cartacea

ART BRUT

Art Brut, ovvero arte autentica e naturale al di fuori dei canoni tradizionali. Termine coniato dal pittore francese Jean Dubuffet negli anni '50.

Art Brut: Arte Autentica al di Fuori dei Canoni Tradizionali

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