LA CHIESA DI SANTA MARIA DI NAZARETH
e la spiritualità dei Carmelitani Scalzi a VeneziaMilioni di turisti scendono ogni anno a Venezia le scalinate della stazione di Santa Lucia per dirigersi, a piedi o col vaporetto, verso i luoghi più sognati della laguna. Le calli riecheggiano giorno e notte del suono delle ruote dei trolley, trascinati su ponti e scalini per centinaia di metri. Pochi però si fermano, a due passi dalla ferrovia, all’imbocco del Canal Grande, in una chiesa importante e ricca di decorazioni: l’unica di Venezia, fra l’altro, ad avere la facciata in marmo di Carrara. È Santa Maria di Nazareth, chiesa conventuale dei carmelitani scalzi, insediatisi a Venezia alla metà del XVII secolo. Il progetto originario dell’edificio (1654 circa) si deve a Baldassarre Longhena, autore di più noti monumenti veneziani come la Salute, Ca’ Rezzonico o Ca’ Pesaro. In seguito vi lavorò Giuseppe Pozzo, autore di nuovi progetti e altari innovativi. Fra gli altri nomi prestigiosi, anche Giambattista Tiepolo, di cui resta l’arioso affresco con la Gloria di santa Teresa (1722 circa), nella cappella dedicata alla mistica religiosa. La grande volta affrescata con il Trasporto della Santa Casa di Loreto (1743-1745) fu distrutta dalle bombe nel 1915 (nel 1931 Ettore Tito ridipinse il soffitto con la Gloria di Maria), mentre del dipinto originale di Tiepolo restano fotografe e una copia a olio di Mariano Fortuny (Museo Correr). Di tutto questo e molto altro trattano gli atti, appena usciti, del convegno che si tenne a novembre 2012. Gli autori, non solo italiani, indagano ogni vicenda dell’ importante edificio. Committenza, arte, storia, spiritualità s’intrecciano e s’inseriscono nel contesto politico-religioso di una Venezia riformata e post-tridentina: quando, tra Sei e Settecento, la Serenissima svolse un ruolo cruciale nei precari equilibri del Mediterraneo. Da tempo, inoltre, a Venezia erano diffusi gli scritti mistici carmelitani di santa Teresa di Gesù e di san Giovanni della Croce, che ebbero un ruolo non secondario nelle vicende della chiesa e dei suoi rapporti con le istituzioni veneziane.