Blow up the CAl, bonAtti moriyAmA, di Alberta Gnugnoli (Foligno, CIAC - Centro italiano arte contemporanea, fino al 25 gennaio, www.centroitalianoartecontemporanea. com) è l’occasione per scoprire lo spirito errante di uno dei più interessanti fotografi (1938) della scena contemporanea giapponese. Centoventi scatti realizzati dagli anni Sessanta a oggi sono lo spunto per riflettere sui principali mutamenti avvenuti in questo periodo nel paese del Sol Levante raccontati da un artista che ha fatto della strada e della società che la anima l’interesse primario del suo ricco percorso creativo. Immagini in bianco e nero che colgono frammenti di esperienze indagate con l’intento di aprire una finestra sul mistero della vita. D aido Moriyama. Visioni del mondo (Milano, Palazzo reale, fino al 22 febbraio www.comune.milano.it/palazzoreale) presenta con circa duecento immagini l’avventura del calendario che dal 1964 scandisce, grazie all’obiettivo di Testino, Feurer, Avedon, Richardson, solo per citarne alcuni, il susseguirsi di mode, simboli, miti, luoghi, temi che hanno attraversato oltre cinquant’anni di storia. Al centro delle fotografie la seduzione, la provocazione, il pudore, il sogno, l’illusione, aspetti incarnati nella bellezza delle modelle di ieri e di oggi. The Cal - Collezione Pirelli. Forma e desiderio (Milano, Palazzo della ragione fotografia, fino all’8 marzo, www.palazzodellaragionefotografia.it) è il primo progetto espositivo dedicato all’alpinista ed espolaratore lombardo (1930-2011), viaggiatore instancabile alla ricerca di luoghi poco noti e spesso faticosamente raggiungibili. Una carrellata di immagini realizzate in più di trent’anni da un amante della montagna, vissuta il più delle volte in completa solitudine. Tra gli scatti più suggestivi ricordiamo gli autoritratti immersi nella vastità della natura, eloquenti testimoni di imprese memorabili e di sfide, al limite dell’impossibile. Walter Bonatti. Fotografie dai grandi spazi Daido Moriyama, On the Bed I, Tokyo 1969. Hans Feurer, una foto dal calendario Pirelli del 1974. Walter Bonatti, Isola di Pasqua, Cile, novembre 1969.