MEMLING
Rinascimento fiammingo
Dopo la mostra di palazzo Pitti su Firenze e le Fiandre (Firenze e gli antichi Paesi Bassi 1430-1530. Dialoghi tra artisti: da Jan van Eyck a Ghirlandaio, da Memling a Raffaello, 20 giugno - 26 ottobre 2008, a cura di B.W. Meijer, catalogo Sillabe, Livorno 2008), un altro evento impeccabile su questi temi raramente
affrontati in Italia si è svolto alle Scuderie del Quirinale in una mostra raffinata e didatticamente perfetta, da poco conclusa, di cui resta memoria
nel catalogo. Questa può considerarsi in effetti la più aggiornata monografia italiana non solo su Memling ma sulle influenze svariate e reciproche
fra fiamminghi e italiani come Ghirlandaio, Botticelli, Perugino, Filippino Lippi e perfino Leonardo. Memling (1435 circa- 1494), d’origine tedesca,
si era formato a Bruxelles presso Rogier van der Weyden, artista d’intensa spiritualità che non a caso amava Beato Angelico, e presto era divenuto il
più noto ritrattista e pittore di scene sacre a Bruges. Proprio l’accostamento ravvicinato fra la splendida Deposizione di Rogier degli
Uffizi e le opere di Memling fa capire quanto forte fosse stata l’influenza del maestro, e quanto complessi e non unilaterali fossero stati i rapporti
fra arte italiana e fiamminga fra Quattro e Cinquecento. Ci auguriamo che tali argomenti interessino finalmente anche il pubblico italiano, ancora
poco avvezzo all’arte straniera che non porti nomi stellari. Spicca il saggio di Federica Veratelli sui clienti italiani di Memling (Portinari, Tani,
Baroncelli e altri) che a Bruges, porto fondamentale per i commerci, e cittadina fra le più floride dell’Occidente, si erano talmente integrati da
farsi raffigurare (soprattutto le donne) con abiti più consoni alla moda delle Fiandre che a quella d’origine. Di pagina in pagina, poi, i saggi di
Paula Nuttal, Barbara Lane e del curatore indagano su una trama di relazioni stilistiche che confermano come né l’arte dei fiamminghi né quella di
alcuni italiani (non solo fiorentini) sarebbe stata la stessa senza tali relazioni, ancora molto da indagare.
