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l’AstrAzione vince
sullA figurAzione

I dipinti più apprezzati di Diebenkorn sono quelli della serie Ocean Park, ricchi di movimento con scelte cromatiche non aggressive

di Daniele Liberanome

Astrazione, figurazione e ritorno, con un’ultima fase di creatività superiore. Ecco in breve il percorso artistico di Richard Diebenkorn (1922-1993) che, come altri del paese a stelle e strisce, rimase affascinato da giovane dalle avanguardie europee e contribuì a sviluppare l’espressionismo astratto, in cui la figura era bandita e in cui la tela diventava una superficie su cui riportare immediatamente le sensazioni, senza calcolo, senza pensiero. Ma se i vari Rothko o Pollock vivevano sulla costa atlantica, Diebenkorn rimase sempre in California, un distacco non solo fisico. Le atmosfere, i colori, gli ambienti culturali erano tutt’altro e ben presto nella bella West Coast si formò il Bay Area Figurative Movement. Sulle tele di Diebenkorn iniziarono a comparire donne, oggetti, caseggiati. Ma a metà anni degli anni Sessanta, dopo un lungo viaggio in Europa che lo portò ancor più in contatto con Henri Matisse, si spostò su uno stile astratto ma non troppo, geometrico ma con riferimenti a tetti o finestre, ricco di movimento come possono essere i Mondrian, esaltato da scelte cromatiche non aggressive ma efficaci. è questo il periodo dei suoi dipinti più apprezzati, quelli della serie Ocean Park, da nome del sobborgo di Santa Monica in cui lavorava.

Il top lot di Diebenkorn è infatti Ocean Park #48 aggiudicato da Christie’s a New York il 14 novembre 2012 per oltre 10 milioni di euro. è datato 1971, uno degli anni migliori, la dimensione è importante (oltre 2 metri di lunghezza e di larghezza), ha una struttura verticale che in qualche misura ricorda la finestra del suo studio, con una griglia di forme geometriche ricche di ritmo. Aveva ricevuto critiche entusiaste alla Biennale di Venezia del 1978, dove l’opera era stata esposta al centro del padiglione americano e si trovava da quasi trent’anni nella casa californiana del noto architetto John Rex. Christie’s aveva quindi già pensato a una stima decisamente alta (6,3-9,4 milioni di euro), ma, complice un’asta davvero speciale con un fatturato complessivo da 312 milioni di euro, qualche ricco collezionista ha voluto alzare ancora la posta per portarsela a casa.