AVVENIMENTI STORICI E ARTISTICI IN GERMANIA | VITA DI MASACCIO | |
Castel San Giovanni in Altura, patria di Masaccio, nel Valdarno superiore, fa parte a quest’epoca dei territori fiorentini (“le terre nuove”), e
dipende dal quartiere di Santa Croce a Firenze. Il governo fiorentino, retto dalle Arti maggiori, manda in esilio gli Alberti e altri nobili
famiglie. L’Arte di Calimala bandisce il concorso per la seconda porta del battistero di Firenze, cui partecipano, fra gli altri, Lorenzo
Ghiberti (che risulterà il vincitore) e Filippo Brunelleschi. Il pittore fiorentino Gherardo Starnina è da diversi anni attivo in Spagna.
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1401 |
21 dicembre: Tommaso di ser Giovanni (Masaccio) nasce a Castel San Giovanni in Altura (oggi San Giovanni Valdarno, provincia di Arezzo) dal notaio
ser Giovanni (1380-1406) di Mone (Simone), figlio d’Andreuccio Cassai, e da monna Jacopa (1382 circa-post 1427) di Martinozzo di Dino, oste di
Barberino di Mugello.
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Giugno: le truppe milanesi, alla conquista dell’Italia centrale, entrano a Bologna, e Firenze è minacciata. 3 settembre: muore Giangaleazzo
Visconti, signore di Milano, e Firenze evita la temuta invasione. Brunelleschi e Donatello vanno a Roma per studiare le antichità.
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1402 | |
Maso di Cristofano (Tommaso di Cristoforo Fini), detto Masolino (1383-1440 circa), è documentato a Firenze fra gli aiuti di Lorenzo Ghiberti nei
lavori per la seconda porta del battistero.
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1403 | |
Leon Battista Alberti nasce in esilio, a Genova. L’umanista Leonardo Bruni scrive la Laudatio Florentinae Urbis (Panegirico della città di
Firenze), forse iniziata nell’estate o nell’autunno del 1403.
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1404 | |
Firenze conquista Pisa, importante sbocco sul mare. Muore l’umanista Coluccio Salutati, già cancelliere della Repubblica fiorentina. Il senese
Jacopo della Quercia scolpisce il sepolcro di Ilaria del Carretto nel duomo di Lucca. Nasce a Firenze Filippo Lippi.
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1406 |
Il padre muore prematuramente. Nasce il fratello Vittore (o Vittorio), poi chiamato Giovanni dal nome del padre appena scomparso. Anche Giovanni
di ser Giovanni, noto come lo Scheggia (o lo Scheggione), farà il pittore.
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Paolo Uccello è garzone nella bottega di Ghiberti.
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1407 | |
All’incirca fra quest’anno e il 1409 Donatello scolpisce il David di marmo per un contrafforte della tribuna esterna del duomo di Firenze. Per
una nicchia della tribuna Nanni di Banco inizia il San Luca di marmo (terminato verso il 1413).
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1408 | |
Donatello s’immatricola come orafo e scalpellatore. Nasce a Firenze Zanobi Strozzi, pittore e miniatore, fra i principali collaboratori di Beato
Angelico. La cattedrale fiorentina di Santa Reparata è intitolata a Santa Maria del Fiore. Filippo Maria Visconti diviene terzo duca di
Milano.
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1412 |
Attorno a questa data la madre si risposa con l’anziano speziale Tedesco di Maestro Feo. Masaccio resta forse ad abitare dai parenti
paterni.
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1414 |
Quest’anno e il successivo risulta ancora attiva, a Castel San Giovanni in Altura, la bottega artigiana di legnaiuolo del nonno Mone e del
fratello di lui Lorenzo.
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Tra quest’anno e il 1420 circa Masolino probabilmente dipinge la Madonna dell’umiltà ora agli Uffizi.
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1415 | |
Attorno a questa data Donatello scolpisce la statua in marmo del San Giorgio e il bassorilievo sottostante per una nicchia della chiesa di
Orsanmichele a Firenze.
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1416 |
Attorno agli anni 1416-1417 si trasferisce a Firenze.
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Termina lo scisma d’Occidente. Elezione di papa Martino V (Oddone Colonna) a Costanza, dove si svolge il sedicesimo Concilio ecumenico della
Chiesa cattolica. A Firenze Brunelleschi avvia i progetti per la cupola di Santa Maria del Fiore.
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1417 |
Termina lo scisma d’Occidente. Elezione di papa Martino V (Oddone Colonna) a Costanza, dove si svolge il sedicesimo Concilio ecumenico della
Chiesa cattolica. A Firenze Brunelleschi avvia i progetti per la cupola di Santa Maria del Fiore.Agosto: muore il patrigno, Tedesco di Maestro
Feo, che ha fatto testamento il 17 giugno senza lasciare alcun bene a Masaccio e allo Scheggia. Tra la fine del 1417 e il 1421 la madre paga
l’affitto in San Niccolò per alcune stanze di monna Piera de’ Bardi.
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Si conclude il Concilio di Costanza, che condanna l’eresia di Hus. Martino V rientra in Italia.
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1418 |
14 ottobre: «Tommaso depintore » garantisce a Firenze per il conterraneo Neri di Cenni Colci, artigiano, che deve immatricolarsi all’Arte dei
legnaiuoli. Masaccio risulta nel documento come “pictor”, residente nella parrocchia di San Niccolò Oltrarno.
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Tensioni fra Firenze e Milano, che cercano un accordo per il controllo dei rispettivi domini. Nasce a Scandicci (Firenze) il pittore Benozzo
Gozzoli. A Firenze Brunelleschi e Ghiberti ottengono l’incarico congiunto del cantiere della cupola del duomo. Martino V entra solennemente a
Roma.
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1420 |
Attorno a quest’anno il fratello di Masaccio, Giovanni detto lo Scheggia, si arruola come soldato.
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Firenze acquisisce Livorno. Felice Brancacci è podestà a Pisa. Filippo Lippi pronuncia i voti nel convento del Carmine a Firenze. Nasce il
pittore Andrea del Castagno. Muore lo scultore Nanni di Banco. Cappella di Palla Strozzi in Santa Maria Novella.
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1421 |
13 febbraio, 3 settembre, 30 ottobre, 23 dicembre: lo Scheggia è apprendista nella bottega fiorentina di Bicci di Lorenzo, con i garzoni Stefano
d’Antonio e Andrea di Giusto. Attorno a quest’anno la sorellastra Caterina, figlia di primo letto del patrigno Tedesco di Feo, si sposa col
pittore conterraneo Mariotto di Cristofano (nato attorno al 1395), che dal 1419 è iscritto all’Arte dei legnaiuoli di Firenze, dove forse già
abitava.
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Le tensioni politiche fra Firenze e Milano si acuiscono. 19 aprile: consacrazione della chiesa di Santa Maria del Carmine. Il 7 settembre
Masolino prende in affitto una casa nel quartiere di Santo Spirito, presso la chiesa di Santa Felicita, di proprietà dello scultore Bernardo
Ciuffagni (atto ratificato dal padre il 22 settembre).
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1422 |
7 gennaio: s’iscrive all’Arte dei medici e speziali come «Masus S. Johannis Simonis pictor populi S. Nicholae de Florentia». 23 aprile: dipinge
questa data sul basamento del Trittico di San Giovenale per la chiesa di San Giovenale (Reggello, Firenze). È il primo suo dipinto a noi
pervenuto. 6 ottobre: paga due lire al camerlengo dell’Arte dei medici e degli speziali.
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18 gennaio: A quarant’anni Masolino s’iscrive all’Arte dei medici e degli speziali. Masolino data la Madonna Boni Carnesecchi (Brema,
Kunsthalle). Attorno a questi anni, fra il 1423 e il 1428, con la collaborazione di Masaccio, dipinge il Trittico della neve (o Pala Colonna)
per l’altare dei Colonna nella chiesa romana di Santa Maria Maggiore (pannelli smembrati fra vari musei). Gentile da Fabriano termina
l’Adorazione dei magi per Palla Strozzi. Giubileo straordinario di Martino.
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1423 |
A partire da quest’anno (la data è molto dibattuta) potrebbe aver iniziato a collaborare al Polittico della neve di Masolino, destinato
all’altare dei Colonna nella chiesa romana di Santa Maria Maggiore. Risale a quest’anno o al più tardi al 1424 la Madonna dell’umiltà di
Washington. Tra il 1423 e il 1425 circa collabora (predella con San Giuliano, Museo Horne di Firenze) al Trittico Carnesecchi, commissionato a
Masolino da Paolo di Berto Carnesecchi per la cappella di famiglia nella chiesa fiorentina di Santa Maria Maggiore. L’anta centrale con la
Madonna col Bambino dipinta da Masolino, trasferita nella chiesa di Santa Maria a Novoli a Firenze, è stata trafugata il 31 gennaio 1923 e
finora non è stata ritrovata.
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Ghiberti conclude la porta nord del battistero fiorentino. Masolino termina gli affreschi per la cappella della compagnia della Croce in Santo
Stefano degli Agostiniani a Empoli (Firenze), ed è saldato il 2 novembre con settantaquattro fiorini. Dipinge con Masaccio, forse quest’anno, la
Sant’Anna Metterza per Sant’Ambrogio a Firenze. Comincia più o meno in questo periodo la sua collaborazione con Masaccio nella cappella
Brancacci. Dapprima, per prova, dipinge su un pilastro opposto alla cappella un San Pietro al naturale, a pendant del San Paolo di Masaccio.
Epidemia di peste a Firenze e nel contado. Febbraio: Firenze è in guerra contro Milano. Luglio: le truppe viscontee battono i fiorentini a
Zagonara ed entrano in Toscana. Firenze è minacciata. Ultime notizie su Mariotto di Nardo.
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1424 |
Muoiono di peste due sorelle di Masaccio, che con Masolino s’iscrive alla compagnia di San Luca, alla quale fanno riferimento i pittori. Tra il
1424 e il 1425 circa dipinge, in collaborazione con Masolino, la Sant’Anna Metterza per l’altare della famiglia Bonamici nella chiesa fiorentina
di Sant’Ambrogio. Risale forse a questo periodo anche l’affresco con la Trinità in Santa Maria Novella. Il committente è forse Berto di
Bartolomeo del Bandieraio (1378 circa-1443), iscritto all’Arte dei maestri di pietra e di legname. Lavora con Masolino anche agli affreschi per
la cappella Brancacci nella chiesa di Santa Maria del Carmine, con ogni probabilità commissionati da Felice Brancacci a Masolino. Forse ancor
prima, quello stesso anno (1424) dipinge all’interno della chiesa del Carmine la perduta Sagra, che rievocava la consacrazione della chiesa
fiorentina, e per prova la figura di San Paolo (anch’essa perduta) su un pilastro opposto alla cappella Brancacci, che ritraeva un noto
fiorentino, Bartolo di Angiolino Angiolini (1373-1432).
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Battaglia di Val di Lamone tra fiorentini e viscontei. Firenze si allea con Venezia e scampa all’invasione milanese. Maggio: Gentile da Fabriano
termina il Polittico Quaratesi e lascia Firenze. 8 luglio: Masolino è pagato dalla compagnia di Santa Maria delle Laudi, o di Sant’Agnese, con
sede a Santa Maria del Carmine, per aver dipinto alcuni marchingegni per sacre rappresentazioni. 1° settembre: Masolino nomina suo procuratore
Antonio di Piero Benizzi e parte per l’Ungheria, al seguito dell’uomo d’arme e mercante Pippo Spano.
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1425 |
Si appoggia alla bottega fiorentina di Niccolò di Lapo, in Sant’Apollinare (attuale piazza San Firenze, all’angolo con via Condotta). A giugno
riceve il saldo per la doratura di candelabri processionali della cattedrale di Fiesole, nei dintorni del capoluogo toscano, eseguiti con
Niccolò. A luglio ha un debito col pizzicagnolo Bartolomeo di Lorenzo. Il fratello Giovanni (lo Scheggia), “dipintore”, ricorre invece alla
corte della Mercanzia (o Mercatanzia) per riavere un fiorino che aveva affidato a un tal Lotto di Neri.
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24 maggio: viene concessa la porpora cardinalizia ad Antonio Casini, committente della Madonna del solletico di Masaccio, che reca sul retro lo
stemma del Casini sovrastato dal cappello cardinalizio. Mentre Masolino è in Ungheria, due fiduciari di Pippo Spano, Simone di Piero Milanesi e
Simone di Tommaso di Lapo Corsi acquistano crediti sul Monte comune per pagare il pittore nei tre anni di servizio previsti in Ungheria. 31
dicembre: muore Pippo Spano.
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1426 |
Paga col fratello una tassa agli ufficiali di San Giovanni in Altura. A Firenze trasferisce la sua dimora nella parrocchia di San Michele
Visdomini (oggi via dei Servi). Riceve l’incarico di dipingere una grande pala destinata alla cappella del notaio ser Giuliano di Colino degli
Scarzi nella chiesa del Carmine a Pisa, per ottanta fiorini. Il 15 ottobre ottiene, per il tramite del fratello che è a Pisa, un anticipo di
venticinque fiorini e s’impegna a non lavorare ad altre opere finché non sia finito questo lavoro. Ne sono testimoni e garanti il fratello e
Leonardo Pardini da Pietrasanta, scultore. Il 9 novembre è a Pisa, dove ritira dal notaio tre lire, che dà a un sarto «che li aveva facto uno
giubarello». La grande pala (nota come Polittico di Pisa o Polittico del Carmine) dovrà essere approvata dal priore dei carmelitani di Pisa,
maestro Antone. Il 24 luglio Donatello, che è a Pisa con Michelozzo, riscuote per Masaccio altri ventiquattro fiorini. Il 18 dicembre Masaccio
in persona è a Pisa, e incassa dal notaio, presente Donatello, ancora un fiorino, che consegna a un garzone, evidentemente suo creditore. Il 23
agosto è convocato a Firenze dalla corte di Mercatanzia per i debiti con Tomaso di Jacopo vaiaio, che gli ha dato della merce e per il quale ha
dipinto una Madonna in un tabernacolo. Tra il 1426 e il 1427 circa dipinge per il cardinale di origine senese Antonio Casini la Madonna del
solletico (Uffizi).
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Leonardo Bruni è cancelliere della Repubblica fiorentina. Viene istituito a Firenze il catasto urbano. Muore a Roma Gentile da Fabriano. Alla
morte del suo signore, Masolino torna dall’Ungheria (non prima del 7 luglio, quando il padre Cristofano di Fino imbiancatore dichiara al catasto
che il figlio Tommaso di quarantatre anni è ancora in Ungheria). 9 febbraio: Martino V predispone importanti restauri alla Roma cristiana, fra
cui il portico di San Pietro in Vaticano. Rientra con probabilità in questo progetto la committenza degli affreschi del cardinale Branda
Castiglione in San Clemente a Roma, eseguiti da Masolino.
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1427 |
23 gennaio: è testimone a Pisa in un atto notarile. 25 gennaio: in una petizione alla Mercatanzia di Firenze, l’orafo Lionardo di Donato
Rucellai cita come suoi debitori Masaccio e un altro pittore, Francesco di Antonio. 29 luglio: Masaccio dichiara al catasto di abitare in
affitto col fratello e con la madre Jacopa, di quarantacinque anni, in una casa di Andrea Macinghi in via de’ Servi, e di lavorare in una
bottega della Badia fiorentina, in piazza sant’Apollinare, forse la stessa del documento del 1425. Ha debiti con diverse persone per
quarantaquattro fiorini.
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16 gennaio: Masolino, tornato in patria, viene saldato per i suoi servigi dagli eredi di Pippo Spano. 11 maggio circa: parte alla volta di Roma,
forse per affrescare la cappella del cardinale Branda Castiglione nella chiesa di San Clemente prendendo a soggetto le storie di santa Caterina
e sant’Ambrogio.
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1428 |
All’inizio dell’estate, forse alla fine di maggio o a giugno, muore a Roma improvvisamente per cause ignote. Pare che la notizia sia arrivata a
Firenze da Roma il 20 giugno.
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