fu effettivamente la madre di tutte le battaglie quella che vide nella domenica 27 luglio del 1214, a Bouvines, presso Lille, nel Nord della Francia, le truppe francesi di Filippo Augusto - assieme alle milizie comunali e col sostegno di Federico II Hohenstaufen non ancora imperatore - scontrarsi contemporaneamente con quelle imperiali di Ottone IV e con l’esercito franco-britannico di Giovanni Senzaterra, allora duca di Normandia e di Aquitania e re d’Inghilterra. La Francia vittoriosa avrebbe visto raddoppiare la sua dimensione territoriale; e crebbero le sue ambizioni nel mondo allora conosciuto fino a farla diventare potenza stabile del Mediterraneo negli anni di san Luigi IX. L’impero perdeva la parvenza d’una legittimità indiscussa sull’Europa cristiana e l’imperatore, ultimo dei guelfi, sarebbe stato deposto l’anno successivo. I discendenti inglesi dei Plantageneti diventavano temporaneamente isolani (Giovanni veniva privato di tutti i possedimenti in Francia) in attesa di scatenare secoli dopo la Guerra dei cent’anni. Il papato guardava con simpatia l’indebolimento dell’impero e Innocenzo III, grande tessitore delle politiche di supremazia romana nonché tutore di Federico, riuscirà poco dopo a portare il suo protetto, nato e cresciuto in Italia, sul trono imperiale con ritratti successivi che lo mostreranno in veste di porpora come un antico “augustus”.
È difficile capire se il gusto per gli acuti nell’architettura gotica debba più alla penna o all’Oriente
Questa è la lettura della storia come motore delle politiche. Ma ve n’è un’altra infinitamente più curiosa. Invero lo scontro fra un impero che non era più in grado di affermarsi come collante unico dell’Occidente, un papato che rivendicava un ruolo centrale negli affari secolari e la propria autonomia da ogni altro potere, una Francia che ambiva a diventare il centro delle decisioni e delle ricchezze fu un confronto altrettanto significativo fra stili di vita e simboli estetici.
Da cent’anni la Francia nuova stava infatti crescendo e la piccola monarchia capetingia che regnava da due secoli su Parigi e sull'Île de France era riuscita a prevalere sulle potenti aggregazione feudali che dominavano l’“esagono”.
