Studi e riscoperte. 1
Il gesto delle corna

magico, sacrale,
scaramantico

Il gesto delle corna, noto e utilizzato in ambito popolare, vanta un repertorio iconografico di almeno duemilacinquecento anni. Le numerose testimonianze confermano la ricchezza del gesto che, a seconda del contesto e di chi lo compie, presenta una valenza simbolica e semantica piuttosto varia.

Mauro Zanchi

Le opere d’arte sono costellate di segni corporei portatori di messaggi, un repertorio che forma un paralinguaggio silenzioso, ovvero una «retorica della comunicazione non verbale»(1). La relazione tra i gesti è parte di un sistema di segni simbolici che presuppone l’esistenza di un codice condiviso, per far sì che chi vuole trasmettere un messaggio venga capito da chi lo guarda o lo coglie.

Il gesto delle corna, patrimonio di un registro espressivo popolare soprattutto in Italia, è documentato da almeno duemilacinquecento anni, e ancora oggi conosciuto e usato. Ve ne sono tracce nella produzione artistica del Rinascimento, che ritrova i gesti apotropaici dipinti sulle coppe attiche, nelle statue e nei dipinti greco-romani ed etruschi. Una declinazione è fornita direttamente da un pittore, Filippo Lippi, che si è autoritratto nell’affresco Dormitio Virginis (1466-1469) della cattedrale di Santa Maria Assunta a Spoleto. Mentre tiene la stoffa del mantello, il personaggio indica il gesto delle corna, che lui stesso rivolge con la mano destra verso il basso, di solito inteso come un segno scaramantico(2). Ma che significato può assumere nel contesto della Dormitio Virginis? Evidentemente il gesto attinge a una sfera superiore, quella accennata sullo sfondo, di origine divina. È un gesto magico, sacrale, efficace per tenere a distanza la morte o il “diabolus”, ovvero il separatore dell’anima dalla vita.


I gesti delle mani del profeta raffigurato da Arnaud de Moles indicano segni esoterici


In una delle vetrate della cattedrale di Santa Maria ad Auch, realizzate tra il 1507 e il 1513, Arnaud de Moles ha raffigurato il profeta Naum che compie il gesto delle corna con la mano sinistra, mentre la destra è portata sul petto, seminascosta sotto la mantella dell’abito, come se con le mani volesse segnalare messaggi esoterici o la propria appartenenza a una società segreta.