La pagina nera


la colonia
abbandonata,
la memoria
cancellata

Un edificio modello, colonia fascista degli anni Trenta, nel 1945 diventa rifugio provvidenziale per bambini ebrei sopravvissuti alla Shoah. Poi, l’abbandono.

di Fabio Isman

L'ultimo in ordine di tempo è stato il governatore della Lombardia Roberto Maroni, in visita due anni fa: «Il luogo va salvato; la Regione deve, può, vuole intervenire per conservare la memoria; il problema non è trovare i soldi per acquistare la colonia, ma immaginare un progetto duraturo»; da allora, però, non è successo nulla. E un luogo straordinario del nostro paese, in parte per la qualità architettonica, ma assai più per quanto vi è avvenuto, si sta inesorabilmente perdendo, a causa dell’incuria pubblica. Si chiama Sciesopoli ed è a Selvino, prealpi bergamasche: una colonia fascista del 1933, diventata il luogo dove, nell’immediato dopoguerra (e sembra un’ironia della storia) sono stati ricondotti alla vita, potremmo dire, ottocento bambini ebrei di tutt’Europa, rimasti senza genitori, scampati ai lager e alla Shoah. Anche Gary Bertini, musicista, direttore dell’Opera di Tel Aviv per dieci anni, e brevemente del San Carlo di Napoli, fino alla morte nel 2005, settantottenne. Ma il luogo è dimenticato da tutti; tranne che dai sopravvissuti, i quali, ormai cresciuti, vi tornano ogni anno, e da Marco Cavallarin, un insegnante milanese, studioso dell’ebraismo e del colonialismo italiano, che da lungo tempo si batte perché non muoia; con lui, un gruppo che si è costituito in Comitato promotore della salvezza della memoria di Sciesopoli. Allora raccontiamola, questa storia dell’Italia ignota, di un luogo che, come tanti altri, finora invano chiede soccorso. 

La colonia è progettata da Paolo Vietti-Violi (1882- 1956) che è stato architetto singolarmente importante: ha ideato oltre trenta ippodromi in mezzo mondo, tra cui San Siro a Milano, il Mirabello a Monza, le Capannelle a Roma, le Cascine a Firenze, Agnano a Napoli, l’Arcoveggio a Bologna. Nel capoluogo lombardo, anche il Palazzetto dello sport vicino alla Fiera e, a Genova, l’hotel Palace Columbia.


Progetto di Sciesopoli dell’architetto Paolo Vietti-Violi.


Immagine d’epoca di Sciesopoli. Sorta come colonia fascista del 1933 a Selvino, nelle prealpi bergamasche, divenne nell’immediato dopoguerra luogo di accoglienza per centinaia di bambini ebrei scampati alla Shoah.


Immagine d’epoca di Sciesopoli. Sorta come colonia fascista del 1933 a Selvino, nelle prealpi bergamasche, divenne nell’immediato dopoguerra luogo di accoglienza per centinaia di bambini ebrei scampati alla Shoah.