Musei da conoscere
Le nuove sale del Victoria and Albert Museum a Londra

rule,britannia!

L’ambizioso progetto FuturePlan del Victoria and Albert Museum, che sarà completato nel 2017, ha prodotto dallo scorso dicembre un grande risultato con l’apertura delle gallerie restaurate e dedicate all’arte europea, dal Seicento all’Ottocento.

Leonardo Piccinini, Ottavia Casagrande

Il “dopo Expo” è un tema dominante degli ultimi mesi, ma certamente già lo fu in occasione della prima (e forse più celebre) Esposizione universale, quella di Londra del 1851. 

L’eredità del Crystal Palace di Hyde Park, dove ebbe luogo l’evento londinese, e il nascente Industrial Design trovarono infatti continuità nella fondazione, a pochi passi di distanza e per opera degli stessi organizzatori dell’esposizione (il principe Alberto e il suo stretto collaboratore Henry Cole), del South Kensington Museum. 

Cole, convinto sostenitore del legame tra arte e produzione manifatturiera, ne fece (in qualità di direttore) il tempio laico d’Inghilterra per artigiani e classi medie (con tanto di primo ristorante museale del mondo, decorato da Morris e Burne-Jones), comprando sul mercato europeo intere collezioni, incoraggiando le riproduzioni degli oggetti esposti e la loro vendita. 

Dopo il suo pensionamento, però, la passione per i materiali e le tecniche fu soppiantata da quella per la storia dell’arte, artigiani e designer da studiosi e antiquari. 

Ancora oggi il V&A - Victoria and Albert Museum (come fu ribattezzato nel 1899 dalla stessa regina, in occasione dell’inaugurazione della nuova facciata su Cromwell Road), il più importante museo al mondo di arti applicate e design, modello per analoghe istituzioni europee, rivela nelle sue numerose articolazioni quel coinvolgente, enciclopedico gusto per gli oggetti e la decorazione a cui il mondo vittoriano fiduciosamente ambiva.


Gianlorenzo Bernini, Nettuno e Tritone (1622-1623), particolare.