Anna K.E. - acronimo di un complicatissimo cognome, Kapanadze Edzgveradze - e Florian Meisenberg si incontrano, come spesso succede ai giovani artisti che poi decidono di condividere arte e vita, all’accademia. Non una qualsiasi, ma la Kunstakademie di Düsseldorf, tra le più prestigiose in ambito contemporaneo, con un corpo docenti da fare impallidire. Tanto per fare qualche nome, a partire dagli anni Sessanta-Settanta, vi hanno insegnato Bernd e Hilla Becher, Joseph Beuys e Gerhard Richter; mentre il maestro di Florian è Peter Doig, dopo il longevo David Hockney, forse il più acclamato (e quotato) pittore inglese vivente.
Arte in copia
Anna K.E. e Florian Meisenberg
il mondo
in uno smArtphone
Per i giovani K.E. e Meisenberg la tecnologia è al servizio dell’arte: i loro interessi spaziano dalla pittura alle installazioni multimediali, dalla scultura al disegno al video alla performance ma tutto ruota intorno agli schermi dei loro smartphone.
di Cristina Baldacci