«Ci sono cose nella musica che il pubblico non potrà capire fino a quando non vedrà la musica interpretata dalle cose». Da quest’idea ardimentosa di Walt Disney di raffigurare, per così dire, la musica, è nato nel 1938 Fantasia, non solo il suo film animato più complesso e innovativo, ma anche, secondo Steven Spielberg, il più geniale film di animazione nella storia del cinema. Disney nel 1938 aveva trentasette anni, ed era tanto convinto degli effetti spettacolari che si potevano ottenere facendo guardare la musica e ascoltare le immagini («seeing music and hearing pictures») da aver coinvolto nell’impresa, oltre a centinaia di artisti, anche due musicisti d’eccezione: il direttore d’orchestra Leopold Stokowski (1882-1977) e Igor Stravinskij (1882-1971), che cedette i diritti per utilizzare la Sagra della primavera come colonna sonora dell’episodio della nascita della vita sulla terra. La prima idea di Fantasia nasce nel 1938 a Beverly Hills, a un tavolo del mitico ristorante Chasen’s. Disney vi incontrò Stokowski, proprio quell’anno protagonista di una chiacchierata fuga d’amore a Capri con Greta Garbo. Il musicista aveva appena diretto a Los Angeles L’apprendista stregone, il poema sinfonico composto nel 1897 dal francese Paul Dukas sulla traccia della ballata di Goethe, mentre Disney aveva acquisito i diritti dello stesso brano per la colonna sonora di un cortometraggio animato che avrebbe dovuto rilanciare la figura di Topolino (nata nel 1928), all’epoca un po’ in decadenza fra i personaggi disneyani. Stokowski accettò entusiasta di dirigere per Disney, con una nuova registrazione, L’apprendista stregone.
Presto, l’idea del cortometraggio con Topolino protagonista di un gran pasticcio di stregoneria si estese fino a trasformarsi in un intero concerto
animato di circa due ore: i brani di musica classica, commentati dalle scene animate più disparate, ma mai casuali, giungeranno a simboleggiare, di
episodio in episodio, la vittoria dell’armonia sul caos. Fu Stokowski a scegliere il titolo Fantasia (cioè composizione nata
dall’improvvisazione), e fu lui ad aiutare Disney a selezionare i brani da inserire nel film, in modo da comprendere «la grande musica di tutti i
tempi».