Un’arte
“contro”

Pensiero artistico e attività politica sono indissolubilmente legati in Ai Weiwei, e questa unione è in linea d’altronde con la tradizione cinese: tanto con il confucianesimo imperiale, che utilizzava la musica per ammaestrare le masse, quanto con il Partito comunista che usava l’arte per la propria propaganda.

Provocatore

Al 1995 risale la prima serie di fotografie Study of Perspective (Studio prospettico) ambientata in piazza Tienanmen a Pechino. Le fotografie della serie sono accomunate dal gesto del braccio sinistro sollevato con il dito medio alzato davanti a monumenti mondiali altamente simbolici come la Casa bianca, la Gioconda, la Tour Eiffel, gli skyline di Hong-Kong e New York, piazza San Marco, il Colosseo o la Sagrada Família. Con questo gesto profanatorio, e foto intenzionalmente goffe, Ai Weiwei vuole attirare l’attenzione dell’osservatore affinché metta in discussione il proprio atteggiamento nei confronti di governi, istituzioni e persino della cultura. Questa serie appare come una continuazione delle prime dissacratorie azioni, fotografate di fronte ai simboli del potere politico cinese, che raffigurano l’artista e la moglie Lu Qing in atteggiamenti irrispettosi e contrari al pudore, e come una prefigurazione del titolo della famosissima mostra Fuck Off, tenutasi alla Eastlink Gallery in contemporanea alla Terza Biennale di Shanghai (2000), chiusa dal governo.


Study of Perspective (Studio prospettico) (1995-2011) consta di quaranta scatti fotografici in cui Ai Weiwei tiene il dito medio della mano sinistra sollevato davanti ai simboli mondiali del potere.