Direttore, vuole dirci quali sono i principali risultati che sono stati raggiunti al Museo nazionale di Capodimonte durante la sua gestione?
Capodimonte ora è un posto più organizzato. I lavori che erano bloccati da quasi un anno sono stati sbloccati, il cantiere è aperto e molto ben tenuto,
le porte della reggia sono in restauro, il Real bosco è pulito. Devo dire che è stata una grande lotta, per far capire che quando un luogo è ben tenuto
diventa rispettato, perché i visitatori regolano il loro comportamento pensando agli altri visitatori. Il vero bene pubblico del resto è il bene
rispettato da tutti. Dietro a tutto ciò c’è un grande lavoro di management e di riorganizzazione delle strutture. Tutto questo è stato fatto in appena
un anno, nel modo più chiaro e più logico possibile, secondo la filosofia di cosa è un museo, di come si gestisce, di come ci si approccia al pubblico.
Fin da quando sono arrivato ho subito voluto mettere in chiaro il mio obiettivo, ovvero mettere il pubblico al centro della missione del museo. Ed è
quanto stiamo facendo.