Grandi mostre. 7
Le miniature Cini a Venezia

IL PIACERE
DI GUARDARE LE FIGURE

La Fondazione Giorgio Cini presenta una selezione della sua raccolta di miniature, capolavori dell’illustrazione libraria tra Medioevo e Rinascimento.

Claudio Pescio

La collezione di miniature esposta negli spazi della Fondazione Cini all’isola di San Giorgio, a Venezia, ha una specificità che la distingue dalla maggior parte delle altre raccolte di codici illustrati. È costituita quasi interamente da pagine tagliate e frammenti, porzioni ricavate da antichi volumi, frutto del gusto, della ricerca (e naturalmente di una disinvoltura nei confronti dell’integrità del reperto storico oggi inconcepibile) di una schiera di collezionisti ottocenteschi che separarono dai loro contesti originali scene dipinte che ai loro occhi apparivano isolabili in quanto perfette nella loro singolarità: piccoli dipinti a sé stanti.

Atteggiamenti scientificamente più corretti misero presto fine a questa pratica ma quelle pagine continuarono a circolare. Molte di esse si trovavano fra le carte di un grande e colto libraio svizzero-milanese, Ulrico Hoepli, quando Vittorio Cini, fra 1939 e 1940, le acquisì per poi legarle nel 1962 alla Fondazione che aveva creato. Una collezione che il bibliofilo Tammaro De Marinis, consigliere di Cini, definiva «una raccolta di bellissime cose».