XX secolo. 2
Charles Gesmar

ANNI FOLLIAL MUSIC-HALL

Un talento precoce e una vita spezzata da una morte altrettanto precoce. Charles Gesmar è stato uno dei più innovativi creatori di costumi e manifesti del secolo scorso. La sua carriera spicca il volo grazie all’attrice e cantante francese Mistinguett, protagonista degli anni d’oro della “revue” di Parigi.

Angelo Luerti

Charles Gesmar, all’anagrafe Geismar, è stato uno dei più grandi disegnatori di costumi e manifesti dell’età d’oro del music-hall parigino. 

Nasce a Nancy il 21 maggio 1900 da una famiglia ebrea di lontane origini tedesche. Dopo la Scuola di disegno di arti applicate di Auguste Vallin, allo scoppio della Grande guerra, Charles e i suoi familiari cercano rifugio a Parigi. Qui, nei primi mesi del 1915, Charles incontra Mademoiselle Spinelly, una celebre attrice-ballerina dell’epoca che, entusiasta dei suoi disegni, gli affida la creazione dei costumi di scena sino ad allora opera del celebre e geniale Paul Poiret. Poiret si era infatti arruolato volontario e per questo aveva chiuso l’atelier e licenziato i dipendenti, tra cui Erté. 

Nei primi mesi del 1917 Gesmar, un ragazzo gentile e molto sensibile, a casa dell’attrice tenta il suicidio a causa di una banale discussione (forse un ritardo nel creare un costume) ma riesce solo a piantare il proiettile che avrebbe dovuto ucciderlo nel serbatoio dell’acqua. La casa si allaga e l’attrice lo mette alla porta. Mistinguett, la “regina del music-hall”, fiutato l’affare, lo prende sotto la propria protezione e lo incarica di creare i costumi per le sue riviste alle Folies Bergère, al Théâtre Fémina, al Théâtre Marigny e al Bataclan. 

Dal 1918 al 1924, con una pausa di diciotto mesi per il servizio di leva, Gesmar segue la grande star al Casino de Paris, dove disegna i costumi e i poster per diverse “revues à grand spectacle” condotte dall’attrice. Da Laisse-les tomber a Pa-Ri Ki-Ri, dove i costumi vengono accolti da un tripudio di applausi, a En douce, che infila il corpo di Mistinguett in un monumento di petali di rosa, a Bonjour Paris!, dove la primadonna vibra tra piume multicolori.


Poster per la rivista Bonjour Paris! al Casino de Paris (1924).