Studi e riscoperte
La telepatia nell’arte antica

L’INCONSCIO SUPERAQUALUNQUE DISTANZA

L’ampia letteratura sul fenomeno della telepatia trova un riscontro anche nell’arte?
Le opere a carattere religioso, fin dall’antichità, mostrano raffigurazioni che potrebbero riferirisi proprio alla trasmissione del pensiero.

Mauro Zanchi

Nel rilievo con Akhenaton, Nefertiti e le figlie (1345 a.C. circa), ora nell’Ägyptisches Museum und Papyrussammlung di Berlino, il dio Atòn, rappresentato da un disco solare, emana raggi benefici(1), che dispensano vita ed energia alla famiglia regale. Uno dei raggi è collegato direttamente con la fronte della regina, come se fosse in atto anche uno scambio extrasensoriale fra due psichismi, attraverso una trasmissione paranormale. Sono stati documentati, trascritti e analizzati da scienziati e antropologi innumerevoli casi di telepatia spontanea, particolarmente di “sogni telepatici” e di “allucinazioni chiaroveggenti”. 
A questa categoria potrebbe riferirsi anche la scena dipinta da Carlo Crivelli nella sua Annunciazione (1486) della National Gallery di Londra.


Rilievo con Akhenaton, Nefertiti e le figlie (1345 a.C. circa), Berlino, Staatliche Museen, Ägyptisches Museum und Papyrussammlung.


Antonello da Messina, Annunciata (1476-1477), Palermo, Galleria regionale interdisciplinare della Sicilia, Palazzo Abatellis.