Nel ricordo dell’amico, così l’artista presentò i commensali: «Ecco Popaul, mio fratello, che è un imbecille, perché non gliene importa nulla di nessuno, e Raymond, che è anche peggio; questo è mio padre, e quella, la governante, è la sua amante, e questo è un figlio bastardo».
Ciò fece infuriare il padre, che gridò: «Imbecille, mascalzone, come osi insultare così la tua famiglia?»(1). Una figura spiccava per assenza nella descrizione di Charles Alexandre: quella della madre di René, Régina, che s’era suicidata nel 1912 gettandosi
nella Sambre quando Magritte aveva appena quattordici anni. Un episodio drammatico, che influirà sull’iconografia di alcuni quadri, come si vedrà, e che
sarà all’origine dell’ostilità verso il padre, reo di averne in qualche modo profanato la memoria accoppiandosi con la governante.
Degli anni successivi alla morte della madre, almeno fino al 1916, anno di iscrizione di René all’Académie des Beaux-Arts di Bruxelles, esistono poche
notizie. Nell’autunno 1912 il giovane si iscrisse a una sorta di liceo classico, l’Athénée Royale Mixte di Charleroi, altra città dove la famiglia
soggiornò. Ma i risultati furono piuttosto incerti nel primo anno, e disastrosi nel secondo, tranne che nel disegno, dove raggiunse quasi il massimo dei
voti. Quell’anno fu tuttavia importante perché a Charleroi René conobbe Georgette, futura moglie, che occuperà un ruolo centrale durante tutta la sua
vita.
L’invasione tedesca dell’agosto 1914 costrinse la famiglia a trasferirsi al principio dell’anno dopo a Bruxelles. Nella capitale belga Magritte nel 1916
si iscrisse, come si è appena detto, all’Académie Royale des Beaux-Arts, prestigiosa scuola che annoverava tra i propri studenti anche Paul Delvaux,
frequentandola - con interruzioni - per un quinquennio. Oltre ai corsi normali a cui era iscritto, vale a dire “Paesaggio” e “Decorazione” - dove, come
avrà a dire molti anni dopo, ebbe «come insegnante di disegno un vecchio signore assai serio [che] mi insegnò a disegnare» - Magritte rivelerà di aver
seguito anche «corsi di letteratura, poi di anatomia, di prospettiva, infine, di tutto quello che un pittore deve conoscere». Risale a questo periodo il
primo dipinto nel Catalogue raisonné delle opere dell’artista belga, un Fiume con cielo tempestoso che ricorda da vicino il realismo
della Scuola dell’Aja, nata in questa città nella seconda metà dell’Ottocento, a sua volta derivante da quello della francese e anche questa
ottocentesca Scuola di Barbizon. Comunque l’Académie ebbe un influsso positivo su Magritte, se l’anno dopo realizzerà
Donna vicina a una panchina in uno stile atipico per lui, prossimo al simbolismo più moderno.