Questa mostra pone l’accento su aspetti importanti dell’estetica di Keith Haring, artista eclettico fortemente ancorato alle dinamiche sociali e linguistiche del suo tempo, il cui lavoro è stato letto soprattutto come espressione di una controcultura socialmente e politicamente impegnata su temi inerenti droga, razzismo, Aids, minaccia nucleare, alienazione giovanile, discriminazione delle minoranze, arroganza del potere. Seppure legato alla cultura giovanile e all’hip hop, Haring ha molto guardato alla storia dell’arte, confrontandosi con le tematiche e il linguaggio dei grandi maestri del passato. Li ha profondamente ammirati, ma non per questo ha avvertito nella loro lezione dei vincoli da rispettare.
Grandi mostre. 2
Keith Haring a Milano
ATTIVISTA,
UTOPISTA,
UMANISTA
Tra i numerosi spunti di riflessione offerti dalla mostra di Haring a Milano, emerge il suo rapporto con la tradizione artistica, rivelatore di un intento di ricollocare l’uomo al centro del lavoro creativo. Ce ne parla qui il curatore.
Gianni Mercurio