Cortoon


DA MICKEY MOUSE
A DAVID BOWIE.
UN SECOLO DI CINEMA BREVE

di Luca Antoccia

Forse il cosiddetto «secolo breve», come lo storico britannico Eric Hobsbawm ha definito il Novecento, a partire dal 1914 al 1991, caduta dell’Unione Sovietica, tale è stato non solo per le ben note ragioni storiche ma anche perché vi si è affermato un culto, inedito qui in Occidente, per la brevità. Mentre in Oriente l’“haiku” - il brevissimo componimento poetico composto solo da tre versi - è una forma canonica tradizionale, da noi le forme brevi e brevissime devono aspettare il secondo Novecento per la consacrazione. Ciò vale sia per il racconto (si pensi alle poche righe di certi apologhi di Kafka) sia per il cinema dove il cortometraggio diviene tardi una forma del tutto autonoma e compiuta rispetto al lungometraggio. Maturi erano dunque i tempi per un’opera come Cinema breve. Da Walt Disney a David Bowie. Dizionario del cortometraggio (1928-2015), di Sergio Arecco, pubblicato dalle edizioni Cineteca di Bologna (2016), che in una forma simile al dizionario erigesse un monumento alla brevità cinematografica. Ma non si deve pensare al classico dizionario perché le voci sui film prescelti non sono né brevi né proprio divulgative.