Architettura per l'arte


GIRO GIRO TONDO
DESIGN FOR CHILDREN

di Aldo Colonetti

Nella decima edizione del Triennale Desing Museum, come scrive la direttrice, Silvana Annichiarico, «protagonista è il bambino: lo è in quanto persona e in quanto punto di vista sul mondo e sulle cose»

Il museo del design della Triennale di Milano è unico al mondo, per tipologia e organizzazione: l’identità espositiva è stata declinata, nell’arco di dieci anni (2007-2017), in una serie di temi e di approfondimenti, affidando via via la curatela a progettisti diversi per formazione e provenienza, a dimostrazione che il design non è soltanto un “mestiere”, ma rappresenta un modo di vedere e soprattutto interpretare e trasformare il mondo. L’ultima edizione, la decima, dedicata al mondo dei bambini, è sintomatica da questo punto di vista: il percorso della mostra, organizzato sulla base di varie sezioni tematiche (ciascuna delle quali sviluppata da diversi specialisti), mette in evidenza che il design, e in modo particolare quello rivolto al mondo dei bambini, contiene, nella sua teoria - ma soprattutto nelle sue pratiche quotidiane -, saperi e direi anche comportamenti disparati. Alcuni esempi: l’architettura dedicata all’infanzia, a cura di Fulvio Irace, l’esperienza esemplare di Bruno Munari dove la semplificazione delle forme pone le fondamenta per una sorta di abecedario della grafica e del design contemporanei, le straordinarie sequenze dei giocattoli - dai cavallucci alle macchinine a pedali fino alle bambole - dove l’evoluzione dei materiali e dei linguaggi sembra accompagnare, con una distanza “poetica”, ciò che avviene nel mondo degli adulti.