XXI secolo. 2
Laboratoire Agit’Art

UN ECOSISTEMA
DELL’ARTE

Tutto ruotava attorno al cortile di Issa Samb, protagonista e cofondatore del movimento Laboratoire Agit’Art, nato a Dakar a metà anni Settanta. Il fermento creativo del gruppo continua, nonostante la recente scomparsa di Samb - ricordato con una mostra nella città africana - e lo smantellamento, in corso, del suo cortile.

Elena Agudio

Nel 1980 Lea Vergine pubblicava L’altra metà dell’avanguardia, cercando di rileggere la storia dell’arte al di là di una prospettiva prettamente patriarcale - seppur con scarsa stima della più sofisticata critica femminista, che considera il testo come un semplicistico rispecchiamento della logica e della dialettica di potere maschilista - e tentando di rendere il canone dell’arte occidentale più elastico e inclusivo.

Circa negli stessi anni, ad altre latitudini, movimenti avanguardistici fondamentali stavano sperimentando linguaggi e pratiche artistiche emancipatorie, elaborando dibattiti e discorsi filosofico-politici tanto radicali ed essenziali quanto - ahimé - mai inclusi in alcun libro di storia dell’arte nell’Occidente.