Il primo grande progetto di Renzo Piano in Cina che si inaugurerà nel mese di marzo di quest’anno, al centro del quale l’arte e la natura costituiscono i due riferimenti fondamentali, è costituito da un intervento che occupa più di duecentocinquantamila metri quadrati, nella città di Hangzhou, oltre dodici milioni di abitanti, la più amata da Marco Polo.
Fiumi, laghi, un clima subtropicale, templi, giardini e ora un trapezio irregolare ai lati del quale si sviluppa una serie di edifici dedicati alle
attività di una delle più grandi aziende di moda cinesi, JNBY. La proprietaria, Li Lin, collezionista d’arte contemporanea e frequentatrice da anni di
Art Basel, dopo aver visitato la Fondation Beyeler (Riehen, Basilea) disegnata da Piano, ha voluto coinvolgere l’architetto genovese in un’avventura
completamente nuova rispetto al panorama cinese attuale dove è sempre stata dominante una logica di “trasposizione” di alcuni pezzi delle città europee,
secondo un modello alla “Disneyland”.